Attività sindacale: la contrattazione

Attività sindacale: la contrattazione

Il 2022 è stato l’anno nel quale la Cisl FP ha concluso le trattative per i rinnovi dei contratti pubblici per il triennio 2019-2021.

Funzioni centrali

Il primo CCNL sul quale sono state poste le firme definitive tra sindacati e governo, grazie al via libera da parte della Corte dei Conti e del Mef, è quello relativo al comparto Funzioni Centrali che aggrega le “storie contrattuali” dei Ministeri, delle Agenzie, degli Enti Pubblici non Economici e degli organi dello Stato.

L’intesa, raggiunta lo scorso 9 maggio 2022, riguarda ~225.000 dipendenti pubblici.

Questo traguardo dà concreta attuazione alla milestone del PNRR sulla riforma del lavoro pubblico e mette al centro il capitale umano che muove la macchina amministrativa del Paese, fondamentale nella gestione della pandemia.

Un contratto con molti aspetti innovativi, in quanto:

  • aggiorna i contenuti del CCNL 2016 – 2018 (migliorando la fruizione frazionata dei congedi dei genitori, le tutele in caso di gravi patologie richiedenti terapie salvavita e quelle per le donne vittime di violenza, e riducendo a 10 giorni il periodo di malattia al di sotto del quale scatta la decurtazione del trattamento economico accessorio imposta dalla legge e sulla quale il contratto non può intervenire);
  • rafforza le relazioni sindacali, rilanciando il ruolo della contrattazione collettiva integrativa;
  • rivede l’Ordinamento professionale con la previsione di quattro Aree (Area degli Operatori, Area degli Assistenti, Area dei Funzionari e Area delle Elevate professionalità), all’interno del quale il personale verrà inquadrato per famiglie professionali con competenze omogenee (la cui definizione torna ad essere materia di contrattazione collettiva integrativa);
  • definisce un nuovo sistema delle progressioni economiche orizzontali, più semplice e trasparente (stabilendo un adeguato equilibrio fra valutazione individuale, valorizzazione della esperienza maturata e competenze culturali acquisite), attraverso differenziali stipendiali che sostituiscono posizioni e fasce economiche; esso offrirà maggiori opportunità di sviluppo economico in tutte le amministrazioni e nuove possibilità di progressione anche ai lavoratori oggi collocati nelle fasce/posizioni apicali di ciascuna area;
  • prevede procedure attuative delle tabelle di corrispondenza fra vecchio e nuovo ordinamento che le amministrazioni dovranno attuare al fine di dare compimento alle previsioni del DL 80/2021, consentendo il passaggio fra le Aree – anche in deroga al titolo di studio richiesto per l’accesso dall’esterno – sulla base di requisiti che valorizzeranno l’esperienza maturata, le competenze acquisite e i titoli di studio posseduti;
  • scrive una disciplina del lavoro a distanza, nelle due forme del lavoro agile senza vincolo di tempo e del lavoro da remoto con vincolo di tempo (con l’applicazione di tutti gli istituti normativi ed economici previsti per il lavoro in presenza).

In sintesi, si tratta di un testo contrattuale che offre opportunità straordinarie di riqualificazione fra le aree, di sviluppo economico, di valorizzazione professionale dopo tanti anni di contratti difensivi, blocchi e mortificazioni economiche e professionali dei lavoratori e delle lavoratrici pubblici.

 

 

Focus:

Petriccioli (Cisl Fp):  “Rilanciare una grande stagione di valorizzazione del lavoro pubblico”

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Funzioni locali

Grazie al via libera da parte della Corte dei Conti e del Mef, il 16 novembre scorso è stato firmato definitivamente il nuovo CCNL Funzioni Locali, contratto che viene applicato a 430.000 lavoratrici, lavoratori e professionisti dei Comuni, delle Città metropolitane, delle Regioni, delle Province, delle Camere di Commercio e delle strutture socio sanitarie gestite da Asp e Ipab.

Le novità:

  • Incremento delle retribuzioni tabellari
  • Un nuovo e più moderno sistema di classificazione del personale strutturato in quattro nuove aree:                                                  
  • Abbiamo ottenuto progressioni, attivabili fino al 31.12.2025, per i passaggi in area superiore (anche in deroga al titolo di studio e all’obbligo di riserva del 50% dei posti disponibili all’esterno) finanziate con risorse ad hoc fino allo 0,55% del monte salari 2018
  • abbiamo conquistato, per le lavoratrici e i lavoratori che avevano bisogno di tutele normative specifiche, delle sezioni contrattuali ad hoc che ne valorizzano le specificità professionali, in aggiunta a quella per la polizia locale: la sezione per il personale educativo-scolastico, per il personale iscritto ad ordini o albi professionali, per le professioni sanitarie e socio-sanitarie;
  • abbiamo aggiornato le declaratorie e le mansioni esigibili dai lavoratori ottenendo anche un nuovo inquadramento per il personale educativo- scolastico e per i profili sanitari e socio-sanitari;
  • Abbiamo valorizzato gli incarichi di elevata qualificazione (ex posizioni organizzative)

Grazie al nostro impegno al tavolo di trattativa, abbiamo ottenuto anche:

  • Maggiori possibilità di sviluppo economico grazie all’attribuzione di differenziali stipendiali
  • Più risorse per la contrattazione integrativa e il welfare
  • Il potenziamento del sistema delle indennità
  • Una nuova disciplina del lavoro festivo infrasettimanale
  • Una normativa ad hoc per il lavoro agile e il lavoro da remoto

 

Sono state inoltre introdotte queste novità:

  • Congedo di paternità obbligatorio
  • Riconoscimento tempi di vestizione e svestizione per i profili sanitari, socio sanitari e socio-assistenziali
  • Riconoscimento del buono pasto serale
  • Miglioramento della disciplina della malattia, dei congedi parentali e delle assenze dal lavoro
  • Potenziamento della formazione

 

Focus:

Petriccioli (Cisl Fp): “Contratto innovativo che dà avvio a percorso di riqualificazione e valorizzazione del personale”

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Sanità Pubblica

Per oltre 530.000 lavoratori del comparto Sanità, il 2022 ha rappresentato un anno di svolta.

Con il rinnovo del CCNL del comparto sanità – CCNL 2019-2021 – sottoscritto il 2 novembre scorso si completa un percorso di revisione che ha riguardato l’intero impianto contrattuale, ed in particolare:

  • L’ORDINAMENTO PROFESSIONALE
  • IL SISTEMA INDENNITARIO
  • GLI ISTITUTI DEL RAPPORTO DI LAVORO
  • LE RELAZIONI SINDACALI

 

Il nuovo ORDINAMENTO PROFESSIONALE ha offerto nuovi percorsi di crescita e valorizzazione per il personale del comparto, attraverso:

 

a. Un nuovo sistema di classificazione:

    1. L’inquadramento del personale in 4 aree – in luogo delle precedenti categorie – con l’attribuzione di nuovi tabellari di ingresso con garanzia di conservazione, per il personale già in servizio al 31/12/2022, del trattamento già in godimento.
    2. Una nuova area destinata al personale di elevata qualificazione alla quale possono accedere i professionisti della salute e i funzionari

b. un nuovo sistema degli incarichi in cui è prevista, per i professionisti della salute, per i funzionari e per il personale dell’area della elevata qualificazione, l’attribuzione di un incarico obbligatorio con possibilità di valorizzare con incarichi professionali anche il personale delle aree degli assistenti e degli operatori.

I nuovi incarichi sono:

  1. incarico di posizione, obbligatorio per il personale dell’Area di elevata qualificazione
  2. incarichi di funzione:
  • Professionale – di base, di media ed elevata complessitàche può essere assegnato al personale delle aree dei professionisti della salute e dei funzionari (per i quali l’incarico di base è obbligatorio) degli assistenti e degli operatori.
  • Organizzativa, di media ed elevata complessità, assegnabile ai soli professionisti della salute e funzionari

 

c. Un nuovo sistema di progressione economica all’interno delle Aree (fatta salva quella dell’elevata qualificazione) attraverso l’attribuzione di Differenziali Economico di Professionalità (DEP) con conservazione, per il personale già in servizio al 31/12/2022, del valore delle fasce economiche già acquisite. Dunque una nuova opportunità di valorizzazione e crescita professionale anche per i lavoratori che, nel previgente sistema, avevano acquisito già l’ultima fascia economica possibile.

d. Un nuovo sistema di progressione tra le Aree mediante selezioni interne che consente di valorizzare al meglio l’esperienza acquisita dal personale già in servizio.

 

Gli ulteriori interventi effettuati sull’impianto contrattuale riguardano la REVISIONE:

  • DEL SISTEMA INDENNITARIO, che ha valorizzato al meglio l’attività prestata dai lavoratori e dai professionisti sanitari in situazione di disagio
  • DEGLI ISTITUTI DEL RAPPORTO DI LAVORO, che ha sensibilmente aumentato tutele e diritti per i lavoratori
  • DEL SISTEMA DELLE RELAZIONI SINDACALI che ha reso più esigibili, attraverso un ulteriore potenziamento, le forme della partecipazione e della contrattazione integrativa.

 

Sanità Privata

Anche nel corso del 2022 è proseguita la mobilitazione per la mancata apertura del negoziato per la definizione del nuovo CCNL delle RSA e dei Centri di riabilitazione – atteso da oltre 14 anni – nonostante gli impegni formali assunti nel giugno 2020 dalle due Associazioni datoriali AIOP e ARIS.

Quello delle RSA e dei centri di riabilitazione è un settore particolarmente esposto anche al dumping contrattuale per la presenza di una serie di CCNL siglati da organizzazioni sindacali non rappresentative e che, come effetto, ha portato in questi anni allo svilimento delle lavoratrici e dei lavoratori – a vantaggio degli imprenditori che hanno comunque continuato a percepire le stesse tariffe regionali – all’abbassamento delle tutele e dei trattamenti economici e all’impossibilità di realizzare quella piena valorizzazione del personale che invece siamo riusciti a realizzare sia nel settore della sanità pubblica che in quello della sanità privata.

Per questo ci stiamo battendo affinché le Istituzioni preposte prevedano, nei nuovi percorsi regionali di accreditamento delle strutture, tra i requisiti necessari, anche l’applicazione dei CCNL di settore maggiormente rappresentativi per giungere finalmente, a parità di tariffe erogate alle strutture sanitarie e socio-sanitarie, ad una armonizzazione dei diritti e dei trattamenti economici riconosciuti al personale.

 

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Terzo Settore

La progressiva fuoriuscita dall’emergenza pandemia da covid-19 ha confermato le strutturali criticità che caratterizzano il Terzo Settore con la conseguenza di rafforzare le azioni di rappresentanza, contrattazione e tutela unitamente ad un potenziamento dell’organizzazione del settore.

Le problematiche riconducibili alla disarticolazione delle politiche in materia di servizi sociali e socio-sanitari con la relativa evoluzione asimmetrica dell’organizzazione e dell’erogazione dei servizi con i differenti modelli periferici hanno ancora di più aggravato le condizioni di lavoro del personale coinvolto ma hanno prodotto negli stakeholders una maggiore consapevolezza nel tentare nuovi approcci risolutivi.

Accanto a tale situazione si è rilevato l’aggravamento delle condizioni sociali che hanno evidenziato le carenze di un sistema pubblico che, per necessità, ha ripreso ad assumere sottraendo i professionisti sanitari al Terzo Settore e determinando una “fuga” verso posti di lavoro meglio retribuiti, seppur in regime di precarietà.

Ulteriore elemento di criticità è la proliferazione di contratti pirata con migrazioni dei datori di lavoro verso questi perimetri meno tutelanti per lavoratrici e lavoratori. Queste discutibili scelte datoriali ci hanno impegnato e ci dovranno impegnare nel costruire percorsi di corresponsabilità delle committenze nell’ottica dello stanziamento di risorse adeguate per l’applicazione dei CCNL Confederali, di definizione di nuove politiche e sistemi di programmazione, progettazione e assegnazione dei servizi.

In un contesto così articolato l’azione sindacale è stata caratterizzata da molteplici azioni dal punto di vista delle tutele e dal punto di vista contrattuale oltre che un’implementazione di nuovi approcci organizzativi:

 

Azioni di tutela

  • Azioni di tutela volte alla gestione delle crisi aziendali determinate dalle code dell’emergenza pandemica, tra le quali si evidenziano accordi di attivazione di ammortizzatori sociali con particolare riferimento al Fondo di Integrazione Salariale e al Fondo Nuove Competenze;
  • Lavoro sinergico con la Confederazione Nazionale per l’attuazione delle tutele legate all’applicazione del Bonus dedicato ai lavoratori part-time ciclici.

Azioni contrattuali

  • Sottoscrizione del CCNL AIAS;
  • Apertura del negoziato per la definizione del CCNL Cooperative Sociali;
  • interruzione del negoziato per il rinnovo del CCNL ANASTE;
  • apertura del negoziato per l’unificazione dei CCNL ANPAS e Misericordie volto alla definizione di un unico CCNL dell’emergenza urgenza unitamente a Croce Rossa Italiana;
  • sottoscrizione di importanti accordi di secondo livello per il personale di Croce Rossa Italiana Nazionale per la corresponsione dei premi di risultato e introduzione dello smart working;
  • sottoscrizione di 19 accordi regionali per l’applicazione a livello locale del CCNL Croce Rossa;
  • la sottoscrizione di un accordo nazionale di secondo livello con la Cooperativa Sociale Elleuno che nella gestione della crisi aziendale in atto ha previsto il ripristino del pagamento della carenza malattia, nuove tutele, nuovi sistemi di flessibilità premiata e la costruzione di un innovativo sistema di produttività cogliendo le opportunità conferite dalla norma in materia di detassazione dei premi di risultato;
  • sottoscrizione di un accordo nazionale con il Consorzio Itinera per il ripristino della corretta applicazione contrattuale e sviluppo del confronto a livello regionale;
  • apertura e conseguente interruzione del negoziato con la società Sereni Orizzonti per individuare un CCNL unico e uniformare diritti e tutele. Tuttavia considerando la refrattarietà aziendale allo sviluppo del confronto è stato aperto lo stato di agitazione nazionale con relative iniziative territoriali di mobilitazione;
  • l’invio della piattaforma per il rinnovo del CCNL UNEBA 2020 -22;
  • l’invio della piattaforma per il rinnovo del CCNL ANFFAS 2020-22.
  • Sottoscrizione dell’accordo di proroga per l’assistenza sanitaria integrativa UNEBA con ampliamento della rete delle strutture convenzionate e abbassamento delle franchigie

 

 Approcci organizzativi in seguito al Congresso Nazionale CISL FP

  • Supporto alle Federazioni regionali e territoriali
  • Potenziamento della rete dei coordinatori regionali
  • Formazione a livello regionale degli operatori del settore
  • Intensificazione delle attività proprie del Coordinamento Nazionale del Terzo Settore

Enti privatizzati

Nel 2022 la Cisl Fp ha costituito il nuovo comparto degli Enti Privatizzati.

  1. FEDERCASA. Rinnovato (solo per la parte economica) il CCNL triennio 2019-2021 il 4.10.2022 dopo più di due anni di trattativa. Abbiamo ottenuto un aumento tabellare medio di 65€ mensili (parametrati); 2) il pagamento a dicembre 2022 di una “Una Tantum”, pari a € 900,00 parametrata e corrisposta in maniera frazionata/ridotta in relazione alla effettiva durata del rapporto di lavoro nel periodo 1.1.2019-31.12.2021 e in relazione all’orario di lavoro a tempo pieno o parziale svolto. Da tale importo di 900,00 € è stata detratta IVC eventualmente pagata dalle aziende per il periodo 1.1.2019 al 30.11.2021; 3) arretrati contrattuali erogati in 3 tranche: 1/3 con lo stipendio di gennaio 2023, 1/3 con lo stipendio di marzo 2023 e 1/3 con lo stipendio di maggio 2023.
  2. FEDERCULTURE. Rinnovato il 20.12.2022 il CCNL triennio 2019-2021 sia per la parte economica che per quella normativa. Trattativa complicata anche per questo CCNL in quanto negli anni passati si è rinnovato il contratto “per singole parti” e il lavoro che abbiamo fatto con questo nuovo testo è stato di una nuova stesura, revisione normativa e creazione di un testo unificato. Aggiornate le norme sulle Relazioni sindacali risalenti all’accordo interconfederale CISPEL del 1994; implementato il ruolo delle RSU elette ma anche dei terminali associativi e delle rappresentanze sindacali dei lavoratori nelle singole aziende che, insieme alle organizzazioni sindacali territoriali, avranno un ruolo fondamentale nelle aziende per la contrattazione di II livello. Chiariti profili delle fasce, turni di lavoro, implementazione contrattazione sul II livello; e ampliati i casi di aspettativa. Quanto alla parte economica: viene previsto l’incremento del tabellare del 3,5% sul livello medio a cui si aggiunge la copertura assicurativa (il cui valore è di circa l’1%) garantita da polizze/fondi di assistenza. Ove le aziende non avessero stipulato le polizze, abbiamo previsto che le quote non spese vengano destinate ai fringe benefit. Abbiamo inoltre ottenuto il pagamento una tantum (parametrata) pari a 500 euro relativa al periodo 1.1.2019-30.11.2021, a cui si aggiungono gli arretrati contrattuali.
  3. FABBRICERIE. Sottoscritto il 19.12.2022 il CCNL per il triennio 2021-2023. Anche qui, per evitare l’ulteriore protrarsi delle trattative in danno dei lavoratori, abbiamo sottoscritto solo il rinnovo economico che prevede: 1) aumento retribuzione tabellare 4,7% pari a 98,95 € sul livello medio a decorrere dal 1.1.2023; 2) Una Tantum pari a 250,00€ (decurtata IVC eventualmente pagata per il periodo 1.1.2021-31.12.2022); 3) una somma pari a 580€ da utilizzare per il welfare e resa disponibile ai lavoratori entro il 12.1.2023; 4) 0,9% della massa salariale del 2020 da destinare alla contrattazione integrativa; 5) Fondo di Previdenza complementare.
  4. ANCI. Rinnovato triennio 2022-2024 nel mese di settembre 2022: 4,5% di aumento tabellare (112€ circa sul livello medio) suddiviso tra CCNL e II livello.
    Su CCNL:
    ➢ Incremento ad € 10,00 dell’importo minimo dell’indennità di Ente;
    ➢ Incremento degli importi minimi dell’indennità di funzione e di posizione (stanziamento complessivo ANCI di € 10.000,00 nel triennio); ➢ Finanziamento del settimo scatto (stanziamento ANCI di € 8.400,00 nel triennio).
    ➢ Incremento dell’importo massimo dell’indennità di Ente (importo effettivo da determinare in contrattazione di secondo livello)
    ➢ Clausola di attribuzione dell’accantonamento a formazione a welfare aziendale per un massimo del 50% dell’importo da contratto.
    ➢ Importo una tantum 2022 di € 800,00 per dipendente con accordo di riduzione del corrispondente costo complessivo ANCI dal Fondo formazione accantonato fino al 31/12/2021. Previsto inoltre stanziamento per contrattazione di II livello 600€ di welfare aziendale per dipendente.
  5. FICEI (Consorzi industriali). Rinnovato ad agosto 2022 il CCNL 2022-2024. Si è trattato di un rinnovo prevalentemente “economico” in quanto le revisioni normative erano già contenute nel testo della tornata 2019-2021. Riscritto il lavoro agile che potrà svolgersi con o senza vincolo di orario e di avere in dotazione la strumentazione necessaria; vengono assicurate fasce di contattabilità e di disconnessione e viene previsto anche il diritto alla formazione specifica, previa verifica con le organizzazioni sindacali territoriali delle motivazioni poste alla base del superamento del tetto stabilito.
  6. Quanto alla parte economica:
    1) aumento tabellare medio del 6% che arriverebbe al 6,9% sul livello più basso (A1) e di 5,7% sul livello più alto (Q2). Il 50% dell’intero importo sul 2022, 25% sul 2023, 25% sul 2024;
    2) arretrati, pagati tutti entro fine anno;
    3) EDR pari a circa 0,4% sulla massa salariale;
    4) Aumento dell’1% in più di versamento di parte datoriale al fondo di previdenza complementare Perseo Sirio o altro scelto dal lavoratore.