Roma, 5 marzo 2022 – nel pomeriggio di ieri è proseguito il confronto con Aran per il rinnovo del CCNL del comparto sanità pubblica, a fronte della quale, come ormai d’abitudine, nella serata del giorno prima ci è stato inviato un nuovo complessivo testo di 164 pagine.
Nel nuovo testo, pur riscontrando alcuni piccoli passi avanti rispetto ad alcune cose evidenziate in precedenti incontri, permangono tutte le principali criticità che avevamo già evidenziato nei nostri precedenti interventi, e che ancora una volta abbiamo sottolineato.
In particolare, nel documento discusso oggi, è stata presentata la proposta di revisione dei fondi che, nelle intenzioni dell’Aran, vedrebbe la costituzione di due nuovi fondi, in sostituzione degli attuali, così suddivisi:
- un fondo denominato “Fondo premialità e condizioni di lavoro” che dovrebbe in realtà remunerare tutta la premialità intesa come performance organizzativa ed individuale, i nuovi differenziali economici in sostituzione delle precedenti progressioni orizzontali, le varie indennità (turno e le altre indennità), straordinario e pronta disponibilità;
- un fondo denominato “Fondo Incarichi” che dovrebbe remunerare il nuovo sistema degli incarichi
Per quanto riguarda il fondo premialità e condizioni di lavoro abbiamo rilevato come, il tenere assieme le risorse destinate a retribuire la premialità, i nuovi differenziali economici, con le risorse destinate a retribuire anche le condizioni di lavoro – ovvero indennità varie, pronta disponibilità, straordinario – rischia di ridurre le risorse destinate al riconoscimento del personale a vantaggio della spesa per le indennità, notevolmente aumentata anche a fronte delle criticità organizzative spesso dovute a carenze di organico, coperta con maggior straordinario e pronta disponibilità.
Abbiamo conseguentemente ribadito la nostra richiesta di definire uno specifico fondo da destinare allo straordinario e alla pronta disponibilità che non eroda le altre risorse.
Restano poi confermate tutte le valutazioni negative rispetto alle proposte presentateci in merito alla revisione delle diverse indennità.
Per quanto riguarda la proposta di un fondo specifico dedicato al nuovo sistema degli incarichi, pur apprezzando lo sforzo che coglie in parte quanto da noi richiesto, abbiamo ribadito la richiesta che gli incarichi per il personale di Elevata Qualificazione siano a carico dei bilanci aziendali.
Allo stato attuale, inoltre, manca ancora la finalizzazione delle ulteriori risorse previste dall’ultima legge finanziaria, non ancora rese disponibili, e per le quali è stato già proclamato lo stato di agitazione.
Risorse per noi fondamentali per poter realizzare gli obbiettivi declinati nel Patto per l’innovazione e la coesione del 10 marzo 2021.