Nelle giornate di mercoledì 1 giugno e di oggi è proseguito il confronto in ARAN per il rinnovo del contratto della sanità pubblica.
Va preliminarmente evidenziato che, dopo una lunga attesa di ben 5 mesi, da parte del Comitato di Settore Sanità della Conferenza delle Regioni e delle Provincie autonome, risulta pervenuto all’Aran l’Atto di indirizzo Integrativo, il quale, pur non avendo completato il suo iter normativo, mette di fatto a disposizione della trattativa le somme stanziate dalla Legge di Bilancio 2022, le quali dovranno essere oggetto di un confronto specifico per la definizione delle modalità del loro utilizzo.
Come da noi sollecitato nel precedente incontro, nella serata di ieri abbiamo ricevuto una nuova bozza di testo molto corposo da Aran, di ben oltre 190 pagine, nella quale, pur nella necessità di un indispensabile approfondimento, abbiamo avuto modo di riscontrare l’ulteriore accoglimento di alcune delle nostre richieste rispetto a temi affrontati nei precedenti incontri, in relazione soprattutto al Rapporto di Lavoro e al Sistema degli Incarichi.
Tuttavia, rimangono ancora da sciogliere alcuni nodi fondamentali della trattativa, senza la risoluzione dei quali sarebbe oggettivamente difficile trovare – al momento – le condizioni per la sigla del contratto, nonostante Aran abbia inteso cercare di dare una accelerata a questa ipotesi, convocando, per la prossima settimana, due riunioni consecutive per le prossime giornate del 14 e 15 Giugno.
Nello specifico, alcuni temi da noi ritenuti fondamentali, quali, tra l’altro, la graduazione degli Incarichi di base per i Professionisti della salute e i Funzionari, i requisiti richiesti per accedere agli incarichi organizzativi e di elevata qualificazione, alcune tematiche riguardanti la riclassificazione del personale, con particolare riferimento agli OSS e agli Autisti Soccorritori, la definizione di alcune figure oggi non previste nel CCNL, la revisione delle indennità con particolare riguardo al lavoro notturno e al lavoro festivo, i nuovi Differenziali Economici di Professionalità e tutti gli elementi a questi collegati e la stessa definizione dei Fondi contrattuali, non sono stati ancora affrontati e/o permangono le stesse criticità di inizio trattativa.
Nella riunione, pur non escludendo la possibilità di chiudere in tempi brevi la trattativa, abbiamo comunque ribadito all’Aran che saremo disponibili a chiudere il Contratto Nazionale in presenza di certezze per i lavoratori della Sanità, attesa l’importanza di una fase contrattuale di grande complessità ed importanza come quella attualmente posta alla negoziazione tra le parti.