InfoContratti. Prosegue il confronto per il rinnovo del CCNL Sanità Pubblica

Roma, 20 gennaio 2022

È proseguita oggi la trattativa per il rinnovo del CCNL del comparto Sanità che ha avuto come oggetto la revisione dell’ordinamento professionale e del sistema degli incarichi.

A premessa abbiamo evidenziato che la proposta presentata è, a nostro giudizio, ancora insufficiente dal disegnare strumenti concreti di valorizzazione dei professionisti sanitari, socio sanitari, amministrativi e tecnici.

In particolare abbiamo evidenziato la necessità di affrontare, al fine di rendere concreto e costruttivo il confronto, il tema dell’impostazione generale  di riordino del sistema di classificazione e del sistema degli incarichi, che deve produrre concrete risposte di valorizzazione, allineando il ccnl del comparto con quello della Dirigenza Medica e Sanitaria, come rivendicato nella nostra piattaforma unitaria.

Entrando poi nello specifico questi i punti e le principali osservazioni che abbiamo unitariamente formulato.

  • IL NUOVO SISTEMA Dl CLASSIFICAZIONE

Abbiamo evidenziato che la proposta presentata da ARAN di creare 5 aree corredate delle relative declaratorie, lascia aperti alcuni dei problemi di sviluppo economico e professionale che abbiamo registrato in questi anni, in particolare per quanto riguarda l’introduzione di 2 aree distinte per gli ex BS e C.

  • SPECIFICITÀ DEL PERSONALE

È indispensabile, pur comprendendo le motivazioni che hanno portato alla loro redazione, risolvere un problema presente negli articoli che declinano la specificità del personale, che vanno dettagliati maggiormente. In particolare non si tiene conto, nel ruolo sociosanitario e nei ruoli amministrativo, tecnico, e professionale, che esistono figure con diversi livelli di responsabilità, competenza ed autonomia.

 

  • AREA ELEVATA QUALIFICAZIONE

Abbiamo sottolineato che va declinata in maniera più puntuale l’attività prevista in quest’area perché ad oggi non è chiaro quali attività e responsabilità sono ad essa ascrivibili. Inoltre, il requisito di accesso deve essere riconducibile alla laurea triennale e non magistrale.

In particolare per noi quest’area deve diventare lo strumento, pur nascendo vuota come previsto dalle norme di legge, per generare, in maniera particolare, le risposte al personale infermieristico e sanitario che da anni riveste incarichi di funzione organizzativa o professionale, comprese le funzioni di coordinamento.

 

  • AREA DEI PROFESSIONISTI DELLA SALUTE E DEI FUNZIONARI

Pur comprendendo la logica utilizzata nella declinazione dei profili da parte di ARAN, in particolare per il personale sanitario, abbiamo rilevato come determinano forti problemi la lettura coordinata con il sistema degli incarichi proposto, la cancellazione delle attribuzioni proprie della ex cat. Ds e l’assenza di riferimenti  alle funzioni di coordinamento e ai profili di specialista ed esperto.

  • AREA DEGLI ASSISTENTI

Mancano i profili di Assistente Tecnico e di Operatore Tecnico Specializzato Senior e, in ragione del percorso fatto, vanno inseriti tutti gli ex profili a cominciare dall’Autista Soccorritore.

  • AGENZIE PER L’AMBIENTE

Esiste la necessità, più volte evidenziata, di definire profili specifici, che però non possono prevedere l’effettuazione di attività oggi specificatamente svolte da personale Sanitario, quali i Tecnici della Prevenzione a cui sono affidati anche compiti di UPG.

Inoltre, la Legge 132/2016 non ha inteso modificare le attività proprie del personale sanitario, conseguentemente la nuova figura proposta di Collaboratore Tecnico Professionale Ambientale non può sostituirsi alle attività oggi svolte dai Tecnici della Prevenzione.

Più in generale, per le ARPA riteniamo utile la definizione di una “sezione specifica” dove poter normare tutte le peculiarità di questa attività.

  • OPERATORI SOCIO SANITARI

Di fronte alla proposta di ricondurre gli OSS all’interno di un’unica categoria denominata “degli Operatori” stante l’impossibilità sostenuta da Aran di unificare in un’unica area gli ex BS e C, abbiamo proposto di prevedere la figura di OSS anche nell’area degli Assistenti, oltre che nell’area degli Operatori, generando un percorso che produca un progressivo spostamento del personale verso un’inquadramento più rispondente all’effettiva dimensione delle funzioni svolte.

Per fare questo, la nostra proposta è di utilizzare i contenuti dell’art. 52  del DL 165/2001 generando una tabella di equiparazione che definisca i requisiti attraverso i quali si può accedere all’era superiore attraverso una semplice comparazione dei titoli e dell’esperienza.

  • Allegato A

Nell’ Allegato A mancano alcuni profili oggi presenti nell’attuale CCNL; è inoltre necessario declinare alcuni nuovi profili in ragione dell’evoluzione avvenuta nel sistema sanitario, quali ad esempio:

  • Profilo per chi opera nelle centrali uniche 112 da collocare nell’area degli Assistenti
  • Declinazione del profilo di Informatico anche nell’area dei Funzionari
  • Declinazione del profilo di Avvocato
  • Profilo dell’Autista soccorritore

 

  • SISTEMA DEGLI INCARICHI

Riteniamo apprezzabile la proposta di scalettatura del sistema e l’ampliamento degli incarichi professionali a tutte le Aree, rileviamo però, specificatamente sull’area sanitaria, le seguenti criticità:

  1. Nella declinazione delle diverse tipologie di incarico viene cancellato quanto fatto con il Ccnl 2016/2018 sugli incarichi di organizzazione e professionali per l’area sanitaria
  2. I requisiti di accesso non tengono conto di quanto previsto dalla L. 43/2006 in termini di master di 1^ livello
  3. Non vengono riportate in modo esplicito le funzioni di coordinamento, esercitabili a condizione che si sia in possesso del master in coordinamento, come previsto oggi sia dagli accordi Stato-Regioni che dalla L. 43/2006.

Più in generale:

  • va previsto un sistema di incarichi per tutto il personale dell’area dei professionisti della salute e dei funzionari esattamente come previsto per l’area ad EQ, con un ulteriore sviluppo sia in direzione clinica, della riabilitazione, della prevenzione e tecnico sanitarie
  • non si può condividere il requisito della Laurea Magistrale come requisito di accesso, in nessuna tipologia di incarico (posizione e funzione organizzativa) per nessun profilo
  • il requisito dei quindici anni di esperienza per l’assegnazione di incarichi professionali è troppo alto e va rideclinato nell’incrocio fra area di appartenenza, titolo di studio ed esperienza maturata
  • va chiarito che le risorse per gli incarichi di posizione dell’area di EQ sono a carico dei bilanci aziendali
  • non è accettabile l’esclusione a priori, del personale part time, dal sistema degli incarichi
  • va previsto un sistema di consolidamento degli incarichi, che preveda il mantenimento del livello di incarico assegnato, una volta raggiunto
  • in fase iniziale, in particolare per gli attuali incarichi di organizzazione, coordinatori, specialisti, esperti, e più in generale per gli attuali titolari di incarico, sarà necessario prevedere una collocazione che non cancelli il percorso iniziato con il Ccnl 2016/2018

 

  • DIFFERENZIALI STIPENDIALI (PROGRESSIONI ECONOMICHE NELLA STESSA AREA)

La proposta presentata, a differenza di quanto previsto in altri contratti sottoscritti, prevede che, una volta definito il numero complessivo dei differenziali stipendiali e il loro valore economico, la collocazione del personale avvenga tenendo conto delle attuali fasce economiche in godimento.

Giudichiamo negativamente questa proposta perché non solo non porta nuove opportunità di sviluppo a chi è già a fine percorso, ma genera ulteriori problemi, in quanto vuole modificare il meccanismo di attribuzione delle fasce, oggi regolato dalla contrattazione aziendale, prevedendo che l’assegnazione sia legata alla sola valutazione.

 

Al termine dell’incontro abbiamo rappresentato la nostra ferma volontà a voler proseguire un confronto che consenta di accellerare verso la firma del contratto, a partire dai contenuti che abbiamo presentato, coerentemente con la piattaforma, e che durante il confronto abbiamo positivamente riscontrato essere condivise, in qualche caso anche facendole passare per proprie, dalle altre organizzazioni sindacali presenti al tavolo.

Il presidente dell’Aran, dichiarando di voler procedere nelle prossime settimane ad un’intensificazione degli incontri, ha fissato la prossima riunione per mercoledì 26 gennaio.