Roma, 7 ottobre – è proseguita oggi la trattativa per il rinnovo del CCNL sanità pubblica in relazione al quale, nella giornata di ieri, l’Aran ha inviato alle OO.SS. due ulteriori documenti relativi rispettivamente sia al primo che al secondo blocco di articoli contrattuali, con ulteriori emendamenti ai testi vigenti.
Nel presentare i testi aggiornati, la stessa ARAN ha premesso di non aver recepito gran parte delle proposte di modifica e osservazioni presentati dalle OO.SS., senza peraltro esplicitare nel dettaglio le singole motivazioni in relazione all’articolato, perché ritenuti alcuni non coerenti con la legislazione vigente, altri valutati come restrizioni e appesantimenti per le parti datoriali.
Sugli articoli contenuti nel secondo documento, non siamo ancora entrati nel merito avendo per ora scelto di non presentare proposte e valutazioni, ritenendo necessario prima il confronto sulle proposte già avanzate sul primo articolato.
Nei nostri interventi abbiamo innanzitutto sottolineato come il testo presentato dall’Aran non tenga in considerazione quanto previsto dal Patto per l’innovazione del lavoro pubblico e la coesione sociale siglato lo scorso 10 marzo, mostrando un approccio molto chiuso e teso ad ostacolare il superamento delle criticità gestionali che la pandemia ha reso ancora più evidenti.
Abbiamo, in particolare, illustrato come le proposte unitariamente presentate rappresentino per noi, tra l’altro, proprio lo strumento per il superamento di queste criticità che in questi anni si sono tradotte spesso in una riduzione della possibilità, per i lavoratrici e le lavoratori, di poter esercitare i propri diritti.
Abbiamo infine rappresentato come nel testo consegnato, ci siano alcune proposte avanzate dall’Aran che giudichiamo inaccettabili.
Nel sottolineare, dunque, la distanza al momento esistente tra le rispettive posizioni, abbiamo ribadito con forza come questo sia un tavolo di trattativa negoziale e, come tale, non ritenendo sufficienti i pochi e minimali contributi accolti dall’Aran abbiamo preteso di entrare nel merito di ciascuna proposta.
Per questo – per quanto riguarda il metodo – abbiamo condiviso con l’ARAN la necessità di ritornare il prima possibile ad un confronto in presenza che consenta di affrontare i singoli istituti contrattuali – raggruppati per argomenti – garantendo comunque a tutte le delegazioni una adeguata partecipazione.