Il giorno 23 Novembre, a Milano, si è tenuto l’incontro del negoziato per il rinnovo del contratto collettivo nazionale Avis riferito al triennio 2017/19.
La trattativa nasce in salita in quanto come OO.SS. CGIL FP, CISL FP e UIL FPL avevamo chiesto, già dal precedente incontro ad Avis, di esplicitare le disponibilità economiche prima di entrare nel merito delle modifiche da apportare al testo contrattuale sulle tipologie dei lavori che negli ultimi hanno subito delle forti modifiche, visto che sono stati altresì chiusi i CCNL nel settore con aumenti contrattuali medio per il triennio superiore al 5%.
La delegazione Avis, di rimando, ha argomentato le proprie difficoltà legate soprattutto alla diminuzione dei rimborsi da parte dei committenti pubblici di circa il 25% per il rimborso delle sacche di sangue. Ciò ha generato forti perdite ai bilanci di molti comitati territoriali.
Il Consiglio Nazionale Avis pur disponibile a rinnovare il CCNL ai propri dipendenti, ha dato mandato alla delegazione trattante di una disponibilità economica compresa tra l’1,5% e il 3%. Le delegazioni sindacali di CGIL FP, CISL FP e UIL FPL, nel confermare la piena volontà di arrivare quanto prima alla firma del CCNL, hanno invitato l’Associazione AVIS a rivedere le proprie posizioni ed a valutare la nostra proposta.
A dimostrazione che vi è piena disponibilità di tutti a rinnovare il contratto, i lavori sono proseguiti entrando nel merito degli articoli contrattuali ed in particolare per ciò che riguarda la normativa sul mercato del lavoro, ferma al 2012. Sono state avanzate da parte di AVIS richieste riguardo una gestione flessibile del part time, l’introduzione del lavoro intermittente, una revisione delle declaratorie professionali, in particolare l’eliminazione della categoria F con l’inquadramento degli attuali dirigenti collocati in categoria F in categoria E, mantenendo la retribuzione acquisita ed introducendo un range per l’attribuzione alle figure professionali ex Cat. F una indennità legata al tipo di responsabilità. Su quest’ultimo punto, i sindacati hanno invitato l’Avis a rivederne l’impostazione senza dover stravolgere un sistema che vige in tutti i contratti del settore. Allo stesso modo sia sul part time sia sul lavoro intermittente abbiamo espresso un parere negativo.
Le parti per dare concretezza ad una volontà comune hanno sospeso i lavori, programmando un ulteriore incontro per il 18 gennaio 2020.