Roma, 9 ottobre 2019 – “Clausola di salvaguardia per i dirigenti in caso di riorganizzazioni che abbiano comportato la revoca anticipata dell’incarico, che coprirà inizialmente il 100% della retribuzione di posizione del precedente incarico; più trasparenza attraverso nuove forme partecipative e confronto sulle procedure e sui criteri per il conferimento degli incarichi, sulla graduazione delle posizioni dirigenziali e sui criteri dei sistemi di valutazione della performance; valorizzazione e potenziamento della contrattazione integrativa ; riduzione della forbice fra i due livelli differenziati di professionalità per i professionisti degli Enti pubblici non economici, con aumenti minimi pari al 3,48% per tutti e più tutele e opportunità di contrattazione per i medici Epne; adeguamento dei tabellari dei dirigenti e delle retribuzioni di posizione fissa; estensione ai dirigenti sanitari e ai dirigenti con professionalità sanitarie del Ministero della salute degli istituti del S.S.N.: queste le novità del nuovo CCNL 2016-2018 dei dirigenti e dei professionisti delle funzioni centrali”. Lo dichiara, in una nota, la Cisl Fp, a margine della sottoscrizione del nuovo ccnl dirigenti delle funzioni centrali.
Il sindacato, si legge nella nota, sottolinea l’importanza del risultato raggiunto il quale mette fine a 10 anni di blocco contrattuale: “Con la firma del contratto si adeguano i tabellari, le retribuzioni di posizione fissa e variabile e i fondi per la contrattazione integrativa, riattivando relazioni sindacali stabili, si riafferma il diritto all’incarico per tutti i dirigenti e si consolida il processo di separazione fra dirigenza e politica, auspicando una riforma che superi presto la cultura dell’adempimento formale e che rafforzi l’attenzione al valore del servizio pubblico, nell’interesse dei cittadini”.