In data 4 marzo 2019, a Torino, si è riaperto dopo una lunga sospensione il confronto per il rinnovo del CCNL Opere Valdesi.
Il tavolo si era arenato quando si stava tentando di definire la parte economica avendo quasi concluso la riformulazione degli articoli inerenti la parte normativa. Il confronto si è sviluppato ripercorrendo quanto già condiviso e rivedendo le materie inerenti l’aggiornamento del mercato del lavoro introdotto con il cosiddetto Decreto Dignità e alcuni argomenti rimasti in sospeso.
Si è condiviso di aggiornare l’articolo relativo al tempo determinato con l’inserimento delle nuove disposizioni normative inerenti le nuove limitazioni temporali (12 mesi acausali, 24 mesi con le causali), la riduzione del numero di proroghe e rinnovi (da 5 a 4), l’inserimento delle causali previste dalla legge e l’introduzione delle percentuali uniche di ammissibilità pari al 30% tra contratti a tempo determinato e somministrazione a tempo determinato. Inoltre su richiesta della parte datoriale si è avviato il confronto in materia di lavoro stagionale specie per quanto concerne le attività di soggiorno e le strutture ricettive alberghiere gestite dalle Opere Valdesi. Abbiamo recepito la richiesta e condiviso la necessità di perimetrare meglio la stagionalità nelle strutture prima citate al fine di evitare utilizzi distorti e penalizzanti per i lavoratori.
È stata inoltre recepita la necessità aziendale di introdurre un nuovo articolo che andrà a normare l’obbligo di residenza notturna in struttura prevedendo un’indennità per turno pari a 30 euro, un ulteriore articolo andrà a specificare come calcolare le quote di riserva in materia di lavoratori svantaggiati.
Nella seconda parte dell’incontro si è affrontato il tema della decorrenza del CCNL convenendo che sarà 2017-2019. La delegazione datoriale confermando le criticità strutturali del sistema dei servizi regionali con particolare riferimento alle tariffe ferme da troppo tempo ha abbassato la proposta di aumento formulata un anno fa a 65 euro fissando l’attuale proposta a 50 euro a regime.
Le OO.SS. pur comprendendo una situazione complessiva di criticità comune anche agli altri Enti di Terzo Settore hanno respinto la proposta economica considerandola insufficiente ritenendo non sottoscrivibile il CCNL a tali condizioni.
Al fine d’individuare risorse e soluzioni che rispondano alle esigenze retributive del personale e che al contempo tengano conto di compatibilità economico-finanziarie e di sostenibilità complessiva, le parti hanno avviato una riflessione comune al fine di trovare le soluzioni che tengano trasversalmente insieme le reciproche esigenze.
Il prossimo incontro si terrà in data 29 marzo giornata nella quale si chiuderà la parte normativa con quanto condiviso nella trattativa e riprendendo il confronto sulla parte economica.