Roma, 4 ottobre 2018 – “Occorre rimuovere rapidamente i fattori di criticità che si frappongono alla stipula del nuovo contratto dei dirigenti delle funzioni centrali, offrendo una cornice regolamentare che rafforzi l’autonomia e l’indipendenza dalla politica dei Dirigenti pubblici e dei professionisti, nel principio di leale collaborazione per il buon funzionamento delle pubbliche amministrazioni e valorizzi il contributo dei dirigenti stessi nei progetti, nella definizione degli obiettivi delle amministrazioni, nei processi di riorganizzazione delle strutture, tramite l’introduzione di nuove forme partecipative e rafforzi le tutele normative e normo-economiche”. Lo dichiara la Cisl Funzione pubblica, a margine della riunione fra l’Aran e le Organizzazioni sindacali rappresentative della dirigenza per il rinnovo del contratto dell’area delle funzioni centrali.
“L’obiettivo di mettere fine al blocco contrattuale – prosegue – va coniugato con la necessità di migliorare le tutele e le norme contrattuali, che vanno rafforzate, anche alla luce delle difficoltà che le amministrazioni si trovano a vivere, a causa dei problemi di insostenibile carenza degli organici e dei crescenti carichi di lavoro che gravano sui dirigenti, sui professionisti e sui medici degli EPNE. La bozza consegnataci oggi dall’Aran non risponde alle esigenze dei destinatari del contratto e, dunque, allo stato attuale, non contiene ancora le condizioni che consentano una sua sottoscrizione. L’abbandono del tavolo da parte di alcune sigle sindacali autonome della dirigenza, inoltre, rallenta il negoziato e determina un irrigidimento del confronto che deve potersi svolgere, invece, in un clima costruttivo.
“Chi rinuncia pregiudizialmente alla negoziazione crea un danno ai destinatari del contratto in una fase storica in cui, invece, la stipula di un buon contratto può costituire l’unico argine a difesa dell’immagine e dell’autonomia dei dirigenti e di tutte le altre categorie beneficiarie del contratto. L’esito del negoziato non è scontato ma è solo col confronto sul testo che si possono affrontare e risolvere i problemi aperti, anche nell’interesse dei cittadini e del Paese. È quanto ha fatto oggi la CISL FP, rimanendo al tavolo e sottoponendo all’Aran proposte concrete di integrazione e modifica alla bozza del testo”, conclude la Cisl FP.