Funzioni Centrali. Esito dell’incontro tra Aran e organizzazioni sindacali

Funzioni Centrali. Esito dell'incontro tra Aran e organizzazioni sindacali | Cisl Fp | Funzione Pubblica

Si è svolto nella giornata di ieri, all’Aran, il confronto tra l’Agenzia e le Organizzazioni sindacali ammesse alla contrattazione sul nuovo contratto delle funzioni centrali. 
In premessa l’Aran, ha consegnato una bozza di testo sulla parte degli istituti del rapporto di lavoro e degli istituti normo-economici. La bozza che ci è stata presentata, per la parte relativa agli istituti del rapporto di lavoro, recepisce in parte le considerazioni e le osservazioni che avevamo presentato durante la riunione dell’8 novembre. Tuttavia, l’attuale formulazione si conferma ancora non conforme alle richieste da noi avanzate.
La nuova bozza di documento dell’Aran prevede anche un’indennità di vacanza contrattuale, nella misura del 30% dell’inflazione (misurata dall’indice IPCA al netto della componente dei prezzi dei beni energetici), dopo quattro mesi dalla scadenza del contratto e del 50%, dopo 6 mesi dalla scadenza del contratto. 
Nel nostro intervento, in premessa, abbiamo ricordato come il nuovo contratto collettivo nazionale delle funzioni centrali debba recepire l’incipit e gli obiettivi contenuti nell’intesa Governo – OO.SS. del 30 Novembre 2016 e nel decreto legislativo 75/2017, al fine di migliorare l’efficienza dell’organizzazione del lavoro e la qualità dei servizi resi ai cittadini, anche attraverso un nuovo sistema di relazioni sindacali, una revisione della disciplina del rapporto di lavoro ed un nuovo ordinamento professionale, valorizzando sul piano professionale ed economico l’apporto partecipativo e le competenze della forza lavoro impiegata negli enti e nelle amministrazioni centrali. Per determinare il passaggio da una cultura dell’adempimento normativo  ad una cultura del servizio e del valore pubblico occorre che il nuovo contratto, oltre a mettere fine ad una stagione di lunga sterilizzazione contrattuale, ripristinando un quadro di regole e tempi certi per i rinnovi contrattuali, sia in grado di stimolare una “partecipazione attiva, responsabile e motivata” dei dipendenti pubblici al cambiamento richiesto alle pubbliche amministrazioni.  
Abbiamo ricordato come la conciliazione fra tempi di vita e tempi di lavoro, il diritto alla formazione e all’aggiornamento delle competenze professionali, un ambiente di lavoro fortemente solidale e collaborativo fra la dirigenza ed il personale delle Aree siano alcune delle leve essenziali per il raggiungimento degli obiettivi sopra indicati.
Inoltre, abbiamo richiamato la necessità di pervenire rapidamente ad una definizione delle sezioni speciali nelle quali far confluire la specifica disciplina degli istituti del rapporto di lavoro e di quelli di carattere normo economici che non possono trovare una disciplina omogenea nella Parte generale del CCNL.
Dopo tale premessa, pur dando atto all’Aran di aver recepito alcune proposte che avevamo già formulato, abbiamo espresso alcune considerazioni rispetto ai contenuti riportati nella bozza di testo, sul quale ci siamo comunque riservati di effettuare ulteriori approfondimenti.