Cultura. I sindacati: Risposte parziali per il Mic. Pronti alla mobilitazione 

Roma, 9 gennaio 2025 – “Nonostante l’incremento delle risorse per il Piano di valorizzazione previsto dalla Legge di Bilancio a partire dal 2025, restano gravi le lacune sulle misure a sostegno del personale del Ministero della Cultura. Nessuno stanziamento è stato previsto per il welfare dei lavoratori, per il fondo dirigenti, per l’aumento della dotazione organica e per le assunzioni future,” dichiarano congiuntamente i coordinamenti nazionali Ministero della Cultura di CISL FP, FLP, CONFSAL-UNSA e CONFINTESA.

“Il personale del MiC, che svolge un ruolo strategico per la tutela e la valorizzazione del patrimonio culturale italiano, è ancora una volta dimenticato dalla politica. Le proroghe dei contratti a tempo determinato sono state limitate a soli 12 mesi, anziché i 18 inizialmente previsti. Gli sforzi del Ministro sono stati bloccati dai veti di altri Ministeri, una situazione che riteniamo inaccettabile. Chiediamo un incontro immediato con il Ministro e il Capo di Gabinetto per discutere risposte concrete in fase di conversione del DL Cultura”, proseguono.

“La mancata attuazione della riorganizzazione avviata dal precedente Ministro sta provocando gravi disagi e rischia di bloccare completamente l’attività del Ministero. Senza segnali chiari e risposte adeguate, siamo pronti alla mobilitazione: nelle prossime ore saranno indette assemblee nei posti di lavoro del MiC e, se necessario, siamo pronti a chiudere i luoghi della cultura, a partire da domenica 2 febbraio 2025. La politica deve finalmente riconoscere il valore strategico del lavoro svolto quotidianamente dai nostri colleghi per il patrimonio culturale del Paese”, concludono i rappresentanti sindacali.