Infocontratti. Prosegue il negoziato per il CCNL Funzioni Centrali

Nella riunione di oggi l’Aran ha presentato un testo contenente alcune novità sulle parti affrontate nel corso dell’ultima riunione, in particolare in materia di lavoro agile e relazioni sindacali. Si accoglie la richiesta di prevedere che in caso di mancata istituzione dell’OPI le relative materie divengano materia di confronto; si prevede il differimento delle progressioni verticali in deroga fino al 30/06/2025, per consentire alle amministrazioni che non abbiano già bandito i passaggi fra le aree di poterlo fare. In materia di confronto abbiamo evidenziato come a fronte di una durata massima dello stesso, non esista una durata minima e che dunque occorra rafforzare le previsioni che rendano il confronto effettivo e non che tutto si esaurisca in una mera e formale convocazione del tavolo sindacale dove viene reiterata l’informazione resa sulle relative materie. Nel testo consegnatoci all’Aran diventerebbero materia di contrattazione integrativa i criteri di priorità per l’accesso al lavoro a distanza (agile o da remoto) e l’estensione della durata delle giornate di prestazione. Sul lavoro a distanza abbiamo ricordato la necessità di prevedere la compatibilità del lavoro agile con mezze giornate in presenza, secondo quanto previsto in sede di contrattazione integrativa e di superare gli ostacoli che attualmente impediscono l’implementazione ed il decollo del lavoro da remoto.

Abbiamo, poi, ripetuto le richieste già avanzate nella scorsa riunione, tese a rafforzare la partecipazione sindacale, sia implementando le materie di confronto, sia quelle di contrattazione. Su questo ultimo punto abbiamo ricordato la necessità di modificare la lettera z) del comma 6, dell’art. 7 in materia di definizione delle famiglie professionali, sia prevedendo come materia di contrattazione integrativa la individuazione dei criteri per il passaggio fra le diverse famiglie professionali, sia definendo la possibilità che la contrattazione integrativa possa prevedere una sub – articolazione delle famiglie professionali in alcune realtà complesse caratterizzate in passato da un elevato numero di profili professionale.

Sempre in materia di contrattazione integrativa è stata accolta dall’Aran la richiesta di ripristinare fra le materie di contrattazione territoriale i criteri di adeguamento di quanto definito a livello nazionale rispetto ai riflessi sulla qualità del lavoro e sulla professionalità delle innovazioni tecnologiche inerenti l’organizzazione dei servizi. Abbiamo, invece, reiterato la richiesta, finora non accolta, di inserire fra le materie oggetto di contrattazione integrativa territoriale/sede di posto di lavoro/rsu i criteri di adeguamento di quanto definito dalla contrattazione integrativa nazionale per l’attribuzione di trattamenti accessori per i quali specifiche leggi operino un rinvio alla
contrattazione collettiva.

Il Presidente dell’Aran ha poi trasmesso alla parti un testo contenente alcune ipotesi di adeguamento degli stipendi tabellari rispetto al contratto dove, fermo restando l’aumento del 5,78% della massa salariale 2021, previsto dalla legge finanziaria, sono evidenziate più puntualmente le ipotesi di aumento che verrebbero corrisposte al personale per ciascuna area di inquadramento, in caso di stipula del contratto, a partire dal 2024. Agli aumenti si sommerebbero gli arretrati frutto del ritardo della stipula del contratto. Secondo l’ipotesi dell’Aran l’aumento della retribuzione tabellare è pari a 110,40 euro per il personale dell’Area degli Operatori; 116,10 euro per il personale
dell’Area degli Assistenti; 141,00 euro per il personale dell’Area dei Funzionari; 193,90 euro per il personale inquadrato nell’Area EP (Elevate professionalità).

Questo aumento assorbe sia il valore base dell’Indennità di vacanza contrattuale (pari allo 0,50% del tabellare), come rideterminata a decorrere dal 1/01/2024 dalla legge finanziaria per il 2024 (incrementata di 6,7 volte il valore base). L’erogazione disposta nel mese di dicembre 2023, per le amministrazioni statali e per gli enti che vi abbiano provveduto, costituisce anticipazione di quanto dovuto per l’anno 2024. Residuerebbero, inoltre, ulteriori 30 euro procapite (19 per il personale dei Ministeri, 45 per il personale delle agenzie fiscali e 58 euro per il personale degli Epne) di aumento retributivo medio di cui il tavolo dovrà deciderne la destinazione fra
miglioramenti normativi, stipendio tabellare e rifinanziamento dei fondi risorse decentrate.

Abbiamo avuto già modo di evidenziare come le risorse stanziate, pur non riuscendo a recuperare il potere di acquisto perso a causa del caro vita nel triennio 2022 -2024, consentono di attribuire un aumento del 5,78% della massa salariale 2021, sicuramente superiore a quello del triennio 2019-2021 (4,07%) e del triennio 2016-2018 (quando, dopo il lungo blocco contrattuale e un mancato adeguamento degli stipendi per oltre 8 anni, l’aumento a regime dal 2018 fu del 3,48%).

Sul versante delle risorse abbiamo evidenziato la necessità che il Governo affronti alcune criticità che riducono le opportunità di valorizzazione professionale ed economica: il tetto per il salario accessorio per i fondi della contrattazione integrativa, l’esiguità delle risorse utili a finanziarie l’Area delle Elevate professionalità e la rimozione di quegli ostacoli che si frappongono ad una piena valorizzazione del personale già in servizio in possesso delle necessarie competenze e dei titoli richiesti; l’allargamento delle opportunità di valorizzazione economica dei funzionari che non possono accedere nell’Area superiore.