Roma, 5 giugno 2024 – “C’è il rischio che la montagna partorisca il topolino e non possiamo permettercelo. Ritenendo positiva l’attenzione che il Governo ha posto sulla materia, il decreto e il ddl volti a snellire le liste d’attesa nel settore sanitario e a cercare soluzioni alle diseguaglianze regionali e al fenomeno delle mobilità attive e passive, stando alle prime indiscrezioni, nei passaggi parlamentari dovranno dare una risposta completa alle numerose criticità legate alla carenza di personale”.
Lo dichiara, in un’intervista al portale Nurse24.it, il Segretario Generale della Cisl Fp, Maurizio Petriccioli, che chiede “una chiara definizione dei percorsi di valorizzazione e crescita professionale degli oltre 540.000 tra professionisti sanitari, lavoratrici e lavoratori, riscrivendo le regole dell’ordinamento professionale, adeguando il sistema indennitario e procedendo ad una definizione dei nuovi profili utili ad enti e aziende del SSN”.
““Un cambiamento – prosegue – che si può fare agendo in due direzioni: la prima, eliminando la misura antistorica introdotta con il decreto Madia che fissava all’art. 23, comma 2, del d.lgs. 75/2017 un tetto di spesa al salario accessorio, insieme a tutti i vincoli che gravano sulle amministrazioni come il riferimento al livello di spesa del 2004 ridotto dell’1,4% per quanto riguarda le assunzioni, misura che il Ministro ha annunciato di voler eliminare a partire dal 2025; la seconda, sfruttando le leve della contrattazione collettiva. Bisogna lavorare ad un nuovo Patto Sociale per assicurare l’erogazione uniforme dei Livelli Essenziali di Assistenza; procedere ad una riforma dei corsi di laurea e ad un sostanzioso piano occupazionale perché, al 2030, un terzo degli attuali occupati nel comparto andranno in pensione”.
Sul tema degli accreditamenti alla sanità privata, il segretario commenta: “Non abbiamo preclusioni ideologiche perché significherebbe non riconoscere il ruolo che svolgono quotidianamente centinaia di migliaia di lavoratrici, lavoratori e professionisti che operano nei servizi privati e in accreditamento. Il sistema sanitario privato può giocare un ruolo importante nella risposta ai bisogni di salute del Paese ma serve più responsabilità sociale.
“Come Cisl Fp – conclude il segretario generale, Maurizio Petriccioli, ci aspettiamo che i provvedimenti contengano al loro interno una ‘clausola sociale’ che obblighi i soggetti che operano in accreditamento a rinnovare i contratti collettivi parallelamente ai rinnovi pubblici e l’obbligo di prevedere anche i medesimi requisiti organizzativi e di organico del settore pubblico”.