Pa: sindacati e comitati, “assorbire idonei graduatorie concorsi è una priorità”

“La Pubblica amministrazione é in una situazione di grave sofferenza. I blocchi delle assunzioni realizzati negli anni passati e dei rinnovi contrattuali, a cui si è messo fine solo nel 2016, hanno messo a rischio i servizi pubblici: le graduatorie degli idonei ai concorsi pubblici già espletati sono una risorsa immediatamente disponibile. La proroga delle graduatorie in scadenza e lo scorrimento di tutti gli idonei sarebbe solo una prima urgente risposta di fronte alla straordinarietà di tanti uffici pubblici, in molte aree del paese”. E’ questo il tema affrontato oggi nel corso di un incontro promosso a Roma (sala Berlinguer, Camera dei deputati) da Fp Cgil, Cisl Fp, Uil Pa, con i rappresentati dei Comitati degli idonei nei concorsi per assistenti e funzionari Cufa, Cuaamm, Cire, Unico Lavoro con alcuni parlamentari delle Commissioni Lavoro di Camera e Senato.

“Tutte le amministrazioni vivono una carenza d’organico importante”, ha osservato Angelo Marinelli, segretario nazionale Cisl Fp. “Gli idonei rappresentano una straordinaria opportunità: sono pronti, potrebbero subito accedere e colmare la spaventosa carenza d’organico esistente. Disperdere competenze verificate è uno spreco che non possiamo permetterci, per questo chiediamo lo scorrimento delle graduatorie e la proroga di quelle in scadenza”.

Mario de Masi (presidente Cifa, Comitato Idonei Funzionari Amministrativi) ha sollecitato anch’egli “proroga ed esaurimento della graduatoria del concorso unico per funzionari  amministrativi. I concorsi unici sono stati banditi a seguito dello sblocco del turnover per rafforzare la Pa e garantire ricambio generazionale. Le graduatorie  sono state volute proprio per avere risorse qualificate da assumere immediatamente senza perdere tempo e senza impegnare altre risorse. Gli idonei non sono numeri, sono persone competenti, che sono pronte a lavorare”.

Dal canto suo Alessia Chiorri (presidente Cuaamm, Comitato Idonei Concorso unico assistenti amministrativi) ha osservato: “se fosse esaurita la graduatoria non basterebbe a colmare la carenza di personale. Usiamole queste graduatorie, non ha senso non farlo. Le graduatorie dei concorsi unici possono consentire di dare una svolta”.

Andrea Bordini, segretario nazionale Uil Pa, ha sottolineato l’importanza di “investire nella Pa, perché significa garantire uno stato sociale. Bisogna salvare il servizio pubblico. Ci sono uffici che hanno chiuso perché non c’era il minimo del personale necessario. Queste persone, oggi, sono qui perché credono nello Stato. Bisogna investire in strumentazione e nel personale della pubblica amministrazione: c’è fame di personale, e il personale che già è dentro vedendo ‘forze fresche’ probabilmente si sentirà rilanciato nel poter fare meglio, perché vede futuro nella Pa. Oggi il personale è sempre più deluso dal suo datore di lavoro, lo Stato, non solo in termini economici”.

Andrea Casu, Commissione Lavoro, Pd, Camera dei deputati, ha ricordato: “Abbiamo presentato appositi emendamenti, come Pd stiamo combattendo questa battaglia per lo scorrimento delle graduatorie. Abbiamo anche depositato un’apposita interpellanza al ministro. Sono stati approvati emendamenti e ordini del giorno. Ora ci sia una coerenza con gli impegni assunti. C’è un esercito di ragazze e ragazzi che stanno in panchina e vorrebbero entrare in campo”.

Anna Bellitti, presidente Comitato Concorso Unico Giuridico lavoro (Unico lavoro) ha ricordato: il nostro viaggio inizia nel lontano 2019. Abbiamo sostenuto, e superato, la prova nel 2021, in piena pandemia. Noi siamo pronti e disponibili subito. La pubblica amministrazione diminuirà, entro il 2033, di un milione di dipendenti, con gravissime conseguenze. Le nostre richieste, in ordine di priorità, sono: scorrimento integrale delle graduatorie, proroga delle graduatorie, cessione ad altri per profilo analogo”.

Per la senatrice Annamaria Furlan (Commissione Lavoro, Pd) “c’è bisogno di sensibilizzare diversamente la cittadinanza sul tema del lavoro pubblico. Quando la Pa viene depauperata di lavoratrici e lavoratori cosa accade al cittadino? Bisogna rinforzare la presenza nei territori e nelle strutture nazionali, di uomini e donne che fanno grande l’amministrazione. E’ un tema molto importante”.

Donatella Ferrara, vicepresidente Comitato Idonei Ripam Economico (Cire), ha ricordato come “secondo i dati del forum per la pubblica amministrazione il numero dei lavoratori pubblici in Italia è ancora basso ed inferiore rispetto agli altri Paesi europei. Noi del Cire siamo l’unica graduatoria che non è ancora stata interessata da nessuno scorrimento. Bisogna velocizzare l’aspetto della procedura concorsuale, lo strumento delle convenzioni è fondamentale e spero possa essere utilizzato da tutti gli enti e dalle Agenzie”.

Arturo Scotto (capogruppo Pd, Commissione Lavoro, Camera dei deputati), ha sottolineato “l’importanza dell’unità dei sindacati e con i Comitati”. Il parlamentare ha altresì ricordato di aver depositato “una mozione parlamentare per promuovere un Piano straordinario di assunzioni nella Pa per salvare lo stato sociale del Paese. Dalla lettura di questa legge di bilancio il tema dell’estensione del welfare non c’è. Anche sulla sanità, checché ne dicano, noi andiamo abbondantemente sotto  la media della spesa pro capite rispetto al Pil europeo, dopo anni in cui faticosamente l’avevamo riportata in linea se non sopra con i governi Conte-Draghi. Siamo di fronte ad un restringimento dello stato sociale, ad un tentativo di subappaltarlo altrove, alla messa in discussione del principio della sanità pubblica”

Florindo Oliverio, segretario nazionale Fp Cgil, ha espresso “preoccupazione per le sorti delle amministrazioni pubbliche, che dovrebbero garantire a tutte le cittadini e cittadini di poter vedere esigibili i diritti che sono sanciti dalla Costituzione italiana e che soltanto attraverso l’organizzazione delle amministrazioni pubbliche è possibile esigere. E’ in gioco la garanzia dei diritti delle persone. Se viene meno un ufficio pubblico in un territorio viene meno un pezzo di Stato, e viene meno la garanzia dei diritti delle persone. C’è bisogno che tutte le energie che abbiamo raccolto in questa iniziativa non vengano mortificate. Bisogna scorrere tutte le graduatorie, esaurire le graduatorie e, per non perdere nemmeno una risorsa, abbiamo bisogno di prorogare tutte quelle che hanno le scadenze imminenti, nonché avviare un percorso generalizzato di reclutamento dall’esterno: noi come Funzione pubblica Cgil abbiamo presentato un ampio ed accurato Piano straordinario di assunzioni per la pubblica amministrazione. La nostra battaglia, naturalmente, continuerà con emendamenti e mobilitazioni”.