Roma, 18 novembre 2022 – Dopo un posticipo di una settimana rispetto alla precedente data fissata, è proseguita, nel pomeriggio di mercoledì 16 c.m., la trattativa per il rinnovo del CCNL comparto sanità 2019-2021 relativo alla sezione del personale del ruolo della ricerca sanitaria e delle attività di supporto.
L’Aran, nel pomeriggio di martedì 15, ha provveduto ad inviarci una nuova proposta di articolato, modificata rispetto al documento di settembre, nella quale hanno iniziato a trovare riscontro alcune delle nostre richieste, di cui vi avevamo dato conto con nota del 6 ottobre scorso.
Nello specifico dei diversi punti, per quanto riguarda la costituzione di un Fondo con l’individuazione di specifiche risorse da destinare alla premialità, al nuovo sistema degli incarichi e alle fasce retributive, registriamo una prima proposta di destinare, a tale scopo, una quota non superiore al 18% delle risorse stanziate per la ricerca di cui al comma 424 dell’art. 1 della L. 205/2017.
Su questo aspetto abbiamo rilevato come, fermo restando la valutazione sulla percentuale proposta, sia necessario definire anche una percentuale minima di finanziamento a cui vincolare gli Istituti, pena il rischio, come avviene oggi, di non avere poi certezza di risorse.
Abbiamo altresì rappresentato che è necessario integrare anche le voci da cui attingere finanziamenti variabili, come ad esempio la ricerca industriale, rendere disponibili le risorse destinate al rientro dei ricercatori all’estero, qualora non utilizzate per questo specifico scopo e che, più in generale, occorre chiarire bene da quali risorse sono finanziati i diversi istituti contrattuali, sia in quota fissa che in quota variabile.
Sul sistema di classificazione la proposta di ARAN, nel prevedere il mantenimento della sezione specifica, conferma gli attuali profili di Ricercatore Sanitario e di Collaboratore Professionale della Ricerca Sanitaria, l’adeguamento delle attuali 3 posizioni – 0 – 3 – 6 – negli stessi importi previsti come avvenuto per il comparto, e propone una 4 posizione economica, differenziata fra i due profili, non prevedendo, per il personale della Ricerca l’Area di Elevata Qualificazione.
Su questo aspetto abbiamo rilevato come l’accesso alle diverse posizioni, compreso le nuove posizioni proposte, resta però vincolato a criteri che, allo stato attuale, riteniamo non consentano una reale valorizzazione del personale della ricerca, anche alla luce dell’attuale precarietà dei rapporti di lavoro.
Per quanto riguarda invece il sistema degli incarichi, pur apprezzando la proposta presentata, che coglie la nostra richiesta di prevedere anche l’incarico di funzione organizzativa oltre a quello di funzione professionale, abbiamo però evidenziato come la mancata previsione dell’obbligo, da parte degli Istituti, al conferimento di un incarico, e più in generale i requisiti ipotizzati, rendono ancora non sufficientemente utile questo strumento al suo scopo.
Più in generale abbiamo rilevato che ancora, l’insieme delle proposte sulla classificazione e sugli incarichi, non consenta, a nostro giudizio, di andare a definire strumenti innovativi, utili agli obbiettivi che ci siamo prefissati.
Restano poi ancora aperti diversi punti in tema di ampliamento dei diritti, oggi previsti per il restante personale del comparto, anche al personale della sezione della ricerca.
Alla luce delle osservazioni che abbiamo formulato, e stante comunque l’esigenza di approfondire ulteriormente il documento presentato da Aran, ci siamo lasciati con l’impegno, per parte nostra, a formulare ulteriori proposte che nei prossimi giorni definiremo unitariamente.
Nei prossimi giorni verrà altresì calendarizzata la prossima riunione di trattativa.