Si è svolta oggi la trattativa sul CCNL Federcasa relativo al triennio 2019-2021 che, come voi sapete, è arrivata dopo una proposta di parte datoriale che è da considerarsi inaccoglibile.
L’impegno delle parti e il reciproco affidamento che ci eravamo dati durante l’ultimo incontro era quello di partire dal 3,7%, da loro proposto, come base per il rinnovo economico del triennio contrattuale, implementando almeno fino al 4% e implementando la contrattazione di II livello e il salario accessorio.
Ebbene, a fronte di ciò Federcasa ha proposto, con una nuova e ben diversa formulazione, un aumento di 34€ con decorrenza dalla sottoscrizione e una Una Tantum di 1.132€, ad integrale copertura del periodo di vacanza contrattuale, privo di effetti su istituti contrattuali diretti, indiretti o differiti da corrispondersi in misura frazionata/ridotta in relazione all’effettiva durata del rapporto di lavoro nel periodo interessato (1.1.2019) e all’orario di lavoro part-time o full time effettivamente svolto, ferma restando la necessaria presenza in servizio del personale al momento dell’erogazione. Da questi 1132 €, Federcasa ha proposto di detrarre l’IVC riconosciuta dalle aziende.
Come CISL FP al tavolo abbiamo ribadito che dopo più di due anni di trattative, dopo la proclamazione dello stato di agitazione, dopo un tentativo di conciliazione fallito dinanzi al Ministero del lavoro e dopo la riapertura bonaria del tavolo su richiesta di Federcasa, l’affidamento tra le parti, regola fondamentale primaria posta alla base di qualunque rapporto e regola contrattuale, stava chiaramente venendo meno. Come parte sindacale ci siamo sempre dichiarati disponibili a venire incontro e a comprendere le difficoltà di parte datoriale ma abbiamo chiesto, stante le innumerevoli lungaggini e scuse addotte da Federcasa, di sapere in maniera chiara e precisa se l’intenzione fosse ed è quella di “saltare” interamente un triennio contrattuale e di non riconoscere niente ai lavoratori degli enti aderenti a Federcasa. Abbiamo ribadito inoltre che la proposta di parte datoriale era da considerarsi irrispettosa nei confronti del lavoro soprattutto per le condizioni di contorno poste alla base anche della erogazione dell’Una Tantum e che, a fronte dalla proposta assurda e irricevibile, avremmo messo in campo tutte le azioni e gli strumenti utili e necessari a tutelare i lavoratori.
La posizione delle altre sigle al tavolo è stata sostanzialmente convergente con la nostra rispetto alla non accettazione di una proposta economica inferiore al 4% vincolata per giunta a condizioni assurde. Federcasa, per il tramite del Presidente Mambriani, si è fatta portavoce, al termine dell’incontro, con il Presidente di Federcasa Novacco delle richieste delle parti sindacali e delle rivendicazioni fatte al tavolo.
Il prossimo incontro, preceduto da una nuova, e si auspica più ragionevole, proposta economica si terrà nella prima settimana di settembre.