È proseguita oggi la trattativa per il rinnovo del CCNL sanità pubblica in relazione al quale, nella giornata di martedì scorso, l’Aran ha inviato alle OO.SS. un nuovo articolato contenente parte degli istituti del rapporto di lavoro.
In premessa, abbiamo chiesto ed ottenuto di discutere il testo articolo per articolo così da poter sviluppare un vero confronto di merito.
Nell’articolato presentato dall’Aran, nonostante abbiamo rilevato l’accoglimento di alcune nostre precedenti proposte, rimangono tuttavia ancora in sospeso gli aspetti più rilevanti.
In particolare:
- Periodo di prova, pur avendo ottenuto un aumento dei casi di esonerabilità abbiamo ribadito la necessità, alla luce della nostra proposta di revisione dell’ordinamento professionale contenuta nella nostra Piattaforma Sindacale, di una diversa durata del periodo di prova in relazione alla istituzione delle nuove Aree.
- Orario di lavoro, abbiamo ribadito la necessità di superare le criticità legate all’orario convenzionale anche per la errata applicazione che ne fanno le Aziende. Abbiamo riproposto il tema della pausa e della sua collocazione chiedendo che la stessa possa essere disciplinata nell’ambito della contrattazione decentrata. Abbiamo inoltre chiesto l’aumento dei minuti da ricomprendere nell’orario giornaliero per la vestizione e la svestizione e l’istituzione di minuti aggiuntivi da destinare al personale costretto ad indossare DPI complessi di classe 2 o 3;
- Pronta disponibilità. Abbiamo rilevato come, ancora una volta, l’ARAN non abbia voluto trattare questo articolo; conseguentemente abbiamo confermato tutte le nostre richieste, a partire dal limite dei servizi di pronta disponibilità, sino alla richiesta di porre i relativi costi a carico del Bilancio.
- Riposo settimanale, abbiamo ribadito con forza la nostra totale indisponibilità a modificare in senso peggiorativo l’attuale disciplina per l’attività prestata in un giorno festivo infrasettimanale.
- Lavoro straordinario, abbiamo ulteriormente sottolineato il principio che lo stesso non possa essere utilizzato dalle aziende quale elemento di programmazione all’interno del normale orario di lavoro, ponendo anche il tema dell’aggravio che l’utilizzo dello stesso determina sui fondi della contrattazione integrativa, chiedendo che lo stesso venga posto a carico delle aziende.
- Ferie e permessi vari. Abbiamo ribadito la necessità che il lavoratore ottenga certezze, attraverso l’articolato contrattuale, sulle modalità di richiesta, di concessione e di utilizzo delle ferie e, per quanto riguarda i permessi, sulla estensione delle tutele, delle condizioni e dei beneficiari degli stessi, a cominciare da alcune cumulabilità fra varie tipologie di permessi e sulla possibilità di un loro utilizzo anche per frazioni di ora successive alla prima.
- Malattia. Abbiamo chiesto di disciplinare le situazioni di malattia insorta durante l’orario di lavoro.
- Mobilità. Abbiamo preso atto delle prime proposte di modifica presentate dall’ARAN e ci siamo riservati di presentare una proposta compiuta.
Il confronto proseguirà il prossimo 21 dicembre, riprendendo la discussione sul nuovo ordinamento professionale. Ci attendiamo in tal senso, da parte dell’ARAN, una nuova proposta avendo giudicato la prima presentata assolutamente insoddisfacente.