Nella mattinata di oggi è proseguito il confronto con l’ARAN per il rinnovo del CCNL del comparto della sanità pubblica.
Ieri sera l’ARAN ci ha inviato un nuovo articolato contenente la proposta di revisione dell’ordinamento professionale in relazione al quale, in premessa, il Presidente ha comunque precisato che si tratta di un primo documento di base, dal quale partire per giungere ad un sistema di classificazione in grado di dare concrete risposte ai lavoratori che operano nel SSN.
La proposta prevede, in sintesi, le seguenti 4 aree – al cui interno non sono declinati ulteriori livelli economici – rispetto alle quali l’agenzia non ha ancora formulato proposte né sulla disciplina delle progressioni economiche all’interno delle aree, né sul sistema degli incarichi:
a) Area degli operatori
b) Area degli assistenti
c) Area dei professionisti della salute e dei funzionari
d) Area delle professioni ad elevata qualificazione
Allo stato, non possiamo che esprimere un giudizio insoddisfacente sul documento, ben lontanto dai contenuti della nostra piattaforma e, conseguentemente, abbiamo sottolineato all’ARAN che riteniamo la proposta formulata solo un primo punto di partenza, sul quale aprire un confronto senza vincoli e a condizioni aperte.
Il nostro obbiettivo resta quello di declinare un nuovo sistema di classificazione realmente in grado di rispondere alle legittime richieste di valorizzazione che in questi anni i professionisti sanitari e i lavoratori tutti hanno espresso, anche in considerazione del cambiamento che ha registrato il Servizio Sanitario Nazionale.
Considerato il breve anticipo con cui l’ARAN ha trasmesso la proposta, nel riservarci un ulteriore approfondimento, abbiamo comunque anticipato alcune criticità, tra le quali:
– L’assenza di un sistema di posizioni infracategoriale – iniziale – elevato – apicale – per tutte le aree ed inoltre, a causa dell’ipotesi di eliminare BS e DS, il rischio di abbassare il salario di accesso per i neo assunti di alcuni profili, oltre a penalizzare i percorsi di valorizzazione che abbiamo invece rivendicato nella nostra piattaforma; questo, ad esempio, per quanto riguarda la figura dell’Oss, rischierebbe di impedire le prospettive di sviluppo che, al contrario, la nostra proposta di collocazione nell’area degli assistenti aprirebbe
– L’assenza, nella riformulazione delle declaratorie, di alcuni profili oggi ancora presenti nei servizi sanitari regionali
– L’assenza di un richiamo al principio della valorizzazione dell’autonomia – già acquisita in questi anni sul campo – in particolare nell’ambito della declinazione dei profili della terza e della quarta area, con particolare riguardo al personale infermieristico e sanitario;
– La previsione esclusiva del requisito di laurea magistrale unita a 5 anni di esperienza in incarichi di responsabilità o posizioni equivalenti del settore privato per l’accesso alla quarta area, requisito addirittura superiore a quello oggi richiesto per l’accesso alla dirigenza delle professioni sanitarie.
Abbiamo inoltre osservato che l’assenza nel documento di una proposta di revisione del sistema degli incarichi – che nella nostra piattaforma unitaria è invece strettamente collegato al sistema di classificazione – non consente, allo stato, di poter esprimere un giudizio complessivo.
In conclusione l’ARAN, raccogliendo gli spunti di riflessione contenuti nelle nostre osservazioni, ha rinviando al prossimo incontro il proseguio del confronto non individuando ancora una data.