Roma, 20 ottobre 2021 – Nella giornata di oggi si è svolto il previsto incontro nell’ambito della trattativa per il rinnovo del CCNL sanità pubblica.
L’incontro ha visto le parti finalmente entrare nel merito del primo blocco di articoli, in particolare quelli relativi alle relazioni sindacali, sui quali – come CISL-CGIL-UIL – abbiamo illustrato le nostre richieste di potenziamento dell’impianto attuale, secondo l’impostazione contenuta nella piattaforma unitaria e nel Patto Governo/Sindacati per l’innovazione del lavoro pubblico.
La discussione si è concentrata in particolare sui temi relativi all’informazione, al confronto (aziendale e regionale) e sulle competenze degli Organismi Paritetici per l’Innovazione.
Il grosso delle nostre proposte su questi temi è orientato al potenziamento del ruolo delle Rsu e delle OO.SS..
Questo dovrebbe avvenire, a nostro avviso:
• Rendendo più vincolante per le aziende l’esercizio del dovere di informare i soggetti sindacali con tempi certi e congrui, oltre che con contenuti esaustivi;
• Allargando l’elenco delle materie oggetto di confronto in sede aziendale e regionale (inserendo tematiche quali, a puro titolo di esempio, i piani dei fabbisogni del personale, le ricadute organizzative relative all’applicazione dei progetti legati al PNRR, ma anche criteri di programmazione delle ferie o le linee di indirizzo per la regolamentazione delle attività di supporto alla libera professione e l’acquisto di prestazioni) e spostandone alcune alla contrattazione;
• Ampliando le competenze degli Organismi Paritetici per l’Innovazione, ad esempio in materia di misure di prevenzione dello stress da lavoro correlato e burn out, ma soprattutto rendendone più strutturato e cogente il funzionamento in quanto strumento utile a favorire la partecipazione attiva delle lavoratrici e dei lavoratori.
Su queste nostre richieste l’Aran – pur mantenendo una notevole rigidità sui temi relativi all’organizzazione del lavoro – ha fornito alcune prime risposte, che però non consideriamo ancora sufficienti, riservandosi di produrre un aggiornamento della propria proposta da presentare nel prossimo incontro.
Per parte nostra abbiamo ulteriormente specificato che riterremmo necessario prevedere nel contratto capi specifici legati ai temi delle misure per la prevenzione delle aggressioni al personale, delle politiche per la gestione dell’invecchiamento della popolazione lavorativa oltre ad un importante potenziamento delle misure in materia di salute e sicurezza.
Si è trattato, quindi, di un incontro che ci ha consentito di uscire dalle dichiarazioni di principio per discutere di merito, pur confermando il permanere di alcune distanze che il negoziato si dovrà occupare di ridurre; resta la necessità di accelerare la discussione, anche per giungere ad affrontare il prima possibile i temi centrali del contratto, a partire dalla revisione del sistema di classificazione, sulla quale resta, ad oggi, sconosciuta la proposta delle controparti.