Roma, 12 dicembre 2020 – “L’ordinanza di ieri del Consiglio di Stato rende finalmente merito alle attese dei somministrati della Sanità, maturate in tanti, troppi anni di precariato. L’ammissione anche di questi lavoratori alle quote di riserva, previste nell’ambito dei concorsi banditi ai sensi della Legge Madia, conferma quanto da sempre sostenuto dalla Cisl e riconosce il sacrosanto diritto a vedere valorizzata l’anzianità del loro rapporto di lavoro, ponendo tra l’altro fine ad una ingiustificata nonché iniqua esclusione”. Così Maurizio Petriccioli, Segretario Generale della Cisl FP, e Mattia Pirulli, Segretario Generale della FeLSA Cisl, commentano la pronuncia che sancisce il diritto dei lavoratori somministrati ad accedere alla riserva di posti nella misura del 50 per cento.
“Quanto disposto nei confronti dell’Ospedale di Caserta – proseguono Petriccioli e Pirulli – deve trovare immediata applicazione in tutti gli avvisi di selezione, non sono quelli futuri ma anche con riferimento ai bandi attualmente in essere. La condanna ad ottemperare, nonché la previsione della nomina di un commissario ad acta in caso di inerzia dell’azienda ospedaliera, forniscono un’indicazione chiara su come bisogna procedere. Chiediamo al Ministero della Salute di farsi garante di questo percorso, assicurandone il corretto recepimento da parte delle Regioni e il relativo superamento della Legge Madia nell’esclusione dei lavoratori somministrati”.
“In questo periodo di crisi, in cui sono emerse in tutta la loro drammaticità le carenze del nostro Sistema Sanitario Nazionale – concludono i Segretari Generali di FP e FeLSA – è quanto mai indispensabile dare seguito con immediatezza a quanto stabilito dal Consiglio di Stato, così da poter dotare le strutture ospedaliere di personale altamente professionalizzato e fronteggiare al meglio l’emergenza epidemiologica”.