Roma, 9 dicembre – “La ministra Dadone non comprende la gravità delle sue affermazioni”. Così Fp Cgil, Cisl Fp, Uil Fpl e Uil Pa, replicano alle parole della Ministra della Pa, Fabiana Dadone, relative allo sciopero di oggi dei servizi pubblici.
“Riguardo alle sue dichiarazioni rimarchiamo che ‘dei 400 milioni in più, 270 a chi guadagna meno’ – precisano -, è già così per effetto delle scelte che i sindacati hanno fatto nella tornata precedente, introducendo l’elemento perequativo. Lei non se ne era minimamente preoccupata e se non avessimo proclamato lo sciopero anche quelle risorse sarebbero state sottratte dalle buste paga attuali di tutti i dipendenti pubblici”.
Inoltre, proseguono le organizzazioni sindacali, “rispetto alla convocazione, ricordiamo alla ministra che la responsabilità dello sciopero è di chi non ha trovato tempo dal 20 ottobre, giorno della proclamazione dello stato di agitazione, per incontrare i sindacati. Convocarci per il 10, quando c’erano molti giorni per avviare il confronto prima, è stata una sua scelta”. Ancora, aggiungono, “a noi appare evidente che il messaggio che sta dando la ministra è chiaro: su stabilizzazioni precari, piano straordinario di assunzioni, sicurezza dei lavoratori e riforma innovativa del sistema di contrattazione, il Governo sta dicendo no alle richieste dei lavoratori”.
Ragioni che per i sindacati sono “inaccettabili. Ascolteremo cosa avrà da dire domani ma è singolare che scelga di dichiarare prima alla stampa ciò che continua a non voler affrontare al tavolo di confronto”, concludono.