“Riteniamo che la tragedia che ha colpito le famiglie di questi lavoratori [operatori e professionisti coinvolti nelle diverse fasi dell’assistenza alle persone contagiate, ndr] debba vedere riconosciuto lo stesso percorso oggi previsto per le Vittime del Dovere”.
Lo scrivono, in una nota, il Segretario Generale Cisl Fp, Maurizio Petriccioli, e il coordinatore nazionale delle professioni sanitarie Cisl Fp, Michele Schinco, in una lettera indirizzata al Presidente del Consiglio dei Ministri, Giuseppe Conte; al Ministro per la Pubblica Amministrazione, Fabiana Dadone; alla Ministra del Lavoro e delle Politiche Sociali, Nunzia Catalfo e al Ministro della Salute, Roberto Speranza.
La Cisl specifica che “attraverso disposizioni legislative succedutesi nel corso degli anni è stata di volta in volta ampliata la categoria denominata ‘vittime del dovere’ con lo scopo di prevedere benefici e provvidenze al personale pubblico che sia deceduto nel compimento del proprio dovere istituzionale o che, nelle stesse circostanze individuate dalla legge, abbia subito un’invalidità permanente”.
“La recente pandemia ha provocato la morte di molti professionisti sanitari ed operatori coinvolti nelle diverse fasi dell’assistenza alle persone contagiate, sia dipendenti pubblici che soggetti privati”, si legge nella nota. Pertanto la Cisl Fp chiede di aprire un confronto nel merito con il governo nazionale.