Roma, 11 settembre – “Riteniamo intollerabile quanto sta accadendo ai lavoratori civili della difesa, ai quali neanche con la mensilità del mese di Settembre, malgrado le rassicurazioni più volte fornite dall’inaffidabile apparato politico e amministrativo del Ministero della Difesa, non saranno pagate le somme loro dovute per le prestazioni lavorative rese dall’inizio di quest’anno e, in parte, addirittura quelle residue del 2018, oltre al mancato pagamento del saldo della performance organizzativa e delle progressioni economiche dello scorso anno”. È quanto affermano Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Pa.
“Una circostanza – proseguono – divenuta ormai insostenibile, che acuisce ulteriormente lo stato di profondo malessere e grave disagio avvertito dai dipendenti civili del dicastero ai quali un sistema reso oltremodo complesso e farraginoso non riesce mai a garantire precisione e puntualità nel pagamento delle spettanze loro dovute che, per inciso, continuano ancora ad essere le più basse dell’intera pubblica amministrazione. Non siamo disposti ad accettare oltre giustificazioni di sorta per i presunti impedimenti tecnici/informatici e procedurali che, guarda caso, non coinvolgono mai il personale militare, accampati nel tentativo di sfuggire all’indignazione dei lavoratori e alla legittima inquietudine avvertita dalle loro famiglie. Alle quali, l’ulteriore ritardo accumulato reca forte pregiudizio economico, soprattutto in presenza di condizioni monoreddituali”.
Per Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Pa si tratta di “un trattamento incomprensibile ed immeritato, quello rivolto ai lavoratori civili dal Ministero, che diviene addirittura oltraggioso se solo si considera l’enorme divario economico attualmente esistente tra le retribuzioni del personale civile e quello militare a parità di funzioni, e non solo. Basti infatti pensare alla stabilizzazione del bonus di 80 euro, alla detassazione della produttività, ai riordini delle carriere e molto altro ancora, opportunità che invece vengono costantemente negate al personale civile della difesa. In ragione della gravità di quanto appena rappresentato pur consapevoli del brevissimo lasso di tempo intercorso dalla sua recentissima nomina, chiediamo al nuovo Ministro della Difesa, a cui auguriamo buon lavoro e che auspichiamo di incontrare quanto prima possibile per avviare una nuova stagione di buone e proficue relazioni sindacali, di adoperarsi affinché la vicenda che vede loro malgrado coinvolti i dipendenti civili possa trovare immediata soluzione”, concludono.