Si è svolta oggi, presso l’Aran, la riunione sulla prosecuzione del CCNL dell’area della dirigenza e dei professionisti delle funzioni centrali alla presenza del nuovo Presidente dell’Aran.
Dopo che il Direttore dell’area economica, Dott. Pierluigi Mastrogiuseppe, ha illustrato l’ultima bozza di ipotesi contrattuale consegnata alle OO.SS., abbiamo aperto la serie degli interventi sindacali, apprezzando i significativi passi in avanti riscontrabili nell’ultimo testo ma evidenziando la necessità di colmare il ritardo accumulatosi nell’iter del negoziato con la definizione di soluzioni adeguate alle problematiche già segnalate negli incontri precedenti e non ancora risolte. In particolare, abbiamo ribadito al nuovo presidente il nostro impegno per una prosecuzione serrata del negoziato, senza soluzione di continuità, al fine di pervenire in tempi rapidi alla stipula del nuovo contratto. Il nuovo contratto deve rispondere a due macro – obiettivi fondamentali:
1) quello che nessuna categoria dei destinatari del contratto medesimo veda penalizzata la propria posizione e la propria condizione di lavoro (dirigenti, professionisti, medici Epne e dirigenti medici e sanitari dipendenti del Ministero della Salute);
2) l’obiettivo di integrare nella disciplina contrattuale i principi base della riforma del pubblico impiego attuata nel 2017, che riprende l’intesa quadro siglata fra il Governo e Cgil, Cisl e Uil del 30 Novembre 2016, volti a rafforzare il ruolo e le prerogative della contrattazione collettiva, recuperando attraverso la previsione di nuove forme partecipative, spazi e funzioni in materia di organizzazione del lavoro e degli uffici quando questa impatta sulla gestione del rapporto di lavoro.
Nel merito, abbiamo ribadito la necessità di estendere alle amministrazioni al di sotto delle 100 unità di personale destinatario del CCNL l’istituzione dell’Organismo paritetico per l’innovazione (riducendo a 50 la soglia), di ampliare la % di copertura retributiva della clausola di salvaguardia economica per i dirigenti, di porre a carico del bilancio delle amministrazioni il finanziamento degli incentivi economici alla mobilità territoriale per i destinatari del contratto.
Pur riconoscendo le positive novità presenti nella bozza contrattuale che hanno riguardato la sezione dei professionisti come quella dei medici Epne e che rispondono alle nostre richieste, abbiamo ribadito tutte le richieste già avanzate nella riunione del mese di luglio e non ancora recepite dall’Aran.
Permane la difficoltà a risolvere i problemi aperti relativi al superamento dei due livelli differenziati di professionalità. L’ipotesi contrattuale ha evidenziato l’impossibilità di affrontare la questione del superamento dei livelli differenziati di professionalità, agendo sull’ampliamento dei contingenti. Abbiamo dunque sollevato la necessità di lavorare sulla riduzione evidente della forbice retributiva fra i due livelli in modo da pervenire con la prossima tornata contrattuale alla chiusura completa di tale forbice, col superamento dei livelli, che resta il nostro obiettivo.