Roma, 28 giugno – “Grande adesione allo sciopero della Giustizia, indetto da Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Pa. A incrociare le braccia le lavoratrici e i lavoratori dell’amministrazione giudiziaria, registrando in moltissimi uffici giudiziari del paese adesioni oltre il 70%”. Al centro della protesta, fanno sapere i sindacati, “le gravissime carenze di personale, che porteranno entro il 2021 a un drammatico vuoto di organico, con la metà del personale che andrà in pensione, e la mancata valorizzazione del personale, sempre più anziano, demotivato e pagato meno di tutti altri dipendenti pubblici”.
Dietro le parole ‘Giustizia Anno Zero’ oggi le lavoratrici e i lavoratori della Giustizia hanno scioperato per mandare un messaggio chiaro al governo e al titolare del dicastero di via Arenula, Alfonso Bonafede: “Oggi in tanti – affermano Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Pa – hanno aderito allo sciopero per rivendicare dignità e rispetto. La Giustizia versa in condizioni drammatiche e con essa le lavoratrici e i lavoratori coinvolti. Rivendichiamo il diritto all’applicazione degli accordi, a partire dalla riqualificazione del personale per arrivare all’avvio di processi di innovazione e miglioramento organizzativo. Così come esigiamo un piano straordinario di assunzioni, il personale manca e in prospettiva ancora di più, mentre le assunzioni previste non basteranno a colmare i vuoti. Ora andremo avanti dopo questa straordinaria giornata di lotta. Lo faremo per le lavoratrici e i lavoratori, e lo faremo per i cittadini che meritano una giustizia celere ed efficace”, concludono.