Roma, 12 giugno – “Proclamiamo lo sciopero dei dipendenti della Giustizia per venerdì 28 giugno. La situazione è drammatica. Ci sono gravissime carenze di personale e nel 2021 ci sarà un vuoto di organico pari al 50%. Il personale in servizio è anziano, demotivato e pagato meno di tutti gli altri lavoratori pubblici. Si sta mettendo a serio rischio l’apertura degli uffici giudiziari”. Queste le ragioni che spingono Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Pa a proclamare lo sciopero nazionale delle lavoratrici e dei lavoratori dell’amministrazione giudiziaria per il prossimo 28 giugno.
“Abbiamo chiesto più volte al Ministro Bonafede – proseguono i sindacati – di agire su due piani: un piano di assunzioni (e non quella manciata annunciata solo per rabbonire l’opinione pubblica) e la valorizzazione del personale in servizio (attraverso il rispetto degli accordi presi nel 2017 che prevedono progressioni giuridiche ed economiche per tutto il personale). Nulla è stato fatto, il ministro ha fatto orecchi da mercante”.
“Noi non ci stiamo. In ballo non ci sono solo i diritti sacrosanti dei lavoratori ma la funzionalità stessa di uno dei servizi più importanti dello Stato. Per questo venerdì 28 giugno è sciopero”, concludono Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Pa.