Roma, 2 aprile – “Il confronto di oggi con Medihospes relativo alla procedura di licenziamento collettivo di gran parte del personale della cooperativa sociale non ha portato ad alcuna soluzione. Porteremo il confronto in sede ministeriale, data la rilevanza nazionale della procedura e in considerazione della crisi generale di tutto il settore dei servizi di accoglienza che coinvolge circa 40mila operatori”. Queste le parole di Fp Cgil, Cisl Fp, Uil Fpl e Cisl fisascat in seguito all’incontro con la cooperativa, cominciato il 19 marzo scorso.
“La cooperativa sociale Medihospes Onlus occupa 2103 dipendenti distribuiti sull’intero territorio nazionale, e dichiara un esubero di 351 unità lavorative, collegati alla riorganizzazione imposta dalle strette maglie del decreto sicurezza – spiegano i sindacati -. Questa procedura di licenziamento non è altro che la punta dell’iceberg dello stato di crisi in cui verso tutto il settore operante nella gestione dei servizi di accoglienza per gli immigrati, considerando le numerose procedure analoghe aperte sul territorio nazionale”.
“È necessario che vengano individuati e concordati strumenti e soluzioni che consentano di affrontare la grave crisi occupazionale del settore attraverso l’apertura di un tavolo istituzionale con il coinvolgimento delle parti sociali tra cui le associazioni datoriali” concludono.