Roma, 4 febbraio 2019 – “Non è più possibile tollerare che i nostri colleghi debbano scegliere tra l’avere uno stipendio oppure difendere la propria salute. Il lavoro è un’opportunità di crescita economica e sociale, non di morte”. Lo dichiara, in una nota, il Segretario Generale Cisl FP, Maurizio Petriccioli, commentando la notizia del numero anomalo di ammalati di tumore nel corpo di Polizia Locale di Roma.
“È davvero una strage silenziosa che non colpisce solo gli operatori della Capitale ma anche chi svolge funzioni di controllo nel resto del Paese, in particolar modo in quelle regioni dove la criminalità compie reati contro l’ambiente, provocando malattie e morte. Se, alla difficoltà di operare in condizioni talvolta estreme, aggiungiamo anche gli episodi di violenza che si consumano sulla pelle dei colleghi che lavorano in particolari contesti a stretto contatto con il pubblico, abbiamo davvero la dimensione di quanto la situazione generale di chi eroga servizi pubblici abbia bisogno di maggiori tutele”, prosegue.
“La Cisl Fp pertanto chiederà all’Aran l’avvio immediato di un apposito negoziato per salvaguardare tutte quelle figure che erogano servizi ‘di frontiera’, nelle strade, nei pronto soccorso e nei luoghi dove abbiamo constatato che la violenza si consuma nei confronti di chi è al servizio dei cittadini”, conclude Petriccioli.