Roma, 16 gennaio 2019 – “E’ importante rimettere mano ad una materia che crea un’ingiustificata disparità tra lavoro pubblico e privato su un tema estremamente sentito dalle lavoratrici e dai lavoratori. Come Cisl Fp abbiamo lanciato una petizione che ha raggiunto, in pochi mesi, 80000 sottoscrizioni ed è giusto che il governo tratti i cittadini con equità”. Lo dichiara, in una nota, il Segretario Generale Cisl Fp, Maurizio Petriccioli, riferendosi all’ipotesi di anticipo bancario del Tfs per i lavoratori pubblici.
“Come Cisl Fp – prosegue – stiamo procedendo con le cause pilota in numerosi fori d’Italia, con la convinzione che alla fine la Corte Costituzionale ci darà ragione circa l’iniquità della normativa vigente e fa bene il governo a voler correre ai ripari prima che intervenga la Suprema Corte. Parliamo di risorse che è giusto che i lavoratori possano avere nella propria disponibilità subito dopo la cessazione del rapporto di lavoro così come avviene nel privato”.
“Tuttavia contrasteremo – conclude Petriccioli – l’idea che a sobbarcarsi il costo di eventuali ipotesi di anticipo siano le lavoratrici, i lavoratori e i professionisti dei servizi pubblici. In questi anni i nostri colleghi hanno già pagato a caro prezzo la crisi a colpi di mancate rivalutazioni del salario, le conseguenze del blocco del turnover, l’aumento dei carichi di lavoro e non abbiamo intenzione di accettare soluzioni posticce. Il governo trovi le coperture necessarie per tornare alla normativa vigente prima del Decreto Salva Italia e delle successive modificazioni”.