Roma, 26 ottobre 2018 – Si è svolta nella giornata di ieri la riunione della Commissione Paritetica sui sistemi di classificazione professionali (art. 12 CCNL delle funzioni centrali).
Il Presidente dell’ARAN, Sergio Gasparrini, in premessa, ha ribadito la utilità della scelta effettuata dai CCNL vigenti di rinviare ai prossimi contratti la definizione del nuovo ordinamento, assegnando alle commissioni paritetiche la definizione delle proposte di riforma da sottoporre alle parti negoziali. Ciò, infatti, ha consentito la rapida sottoscrizione dei nuovi contratti, che ha messo fine ai blocchi contrattuali e rilanciato le relazioni sindacali e la contrattazione integrativa negli enti e nelle amministrazioni.
A seguire il Presidente ha suggerito una metodologia di lavoro basata su 2 fasi: una prima fase basata su una ricognizione dei dati utili per l’analisi e la discussione, e su una mappatura dei contenuti degli ordinamenti professionali dei comparti afferenti ai precedenti contratti; una seconda fase dove verranno definiti i contenuti del nuovo ordinamento e le proposte da sottoporre all’attenzione delle parti negoziali. Successivamente, il Dott. Mastrogiuseppe ha consegnato alle OO.SS. presenti al tavolo una prima elaborazione di dati riferita: alla distribuzione dei lavoratori all’interno delle aree negli ex comparti di riferimento, alle modalità di accesso e di inquadramento dall’esterno, alla struttura delle attuali progressioni economiche all’interno delle aree e ai range stipendiali.
Il Dott. Mastrogiuseppe ha successivamente ricordato i contenuti dell’art. 12 del contratto e ha illustrato il quadro normo – legislativo di riferimento, con particolare riguardo alla individuazione di almeno 3 aree in cui il personale deve essere distribuito, alle modalità delle progressioni di carriera (progressioni verticali) e alle opportunità definite dall’art. 52 del D. lgs 75/2017, riferite alle progressioni effettuabili con procedure selettive, entro il 20% delle facoltà assunzionali delle amministrazioni.
Dopo la premessa dell’Aran ha preso la parola la Cisl Fp.
Non ci siamo potuti e voluti esimere dal ricordare la gravità del ritardo con cui i lavori della Commissione sono iniziati, nonostante le sollecitazioni avanzate unitariamente nei mesi scorsi. Così come abbiamo sottolineato l’esigenza di accelerare, ora, l’iter dei lavori, con una serrata definizione dell’agenda degli incontri, in modo da pervenire alle conclusioni nei tempi più rapidi possibili e prima dell’avvio del negoziato relativo ai nuovi CCNL 2019 – 2021, anche alla luce delle novità presenti nel disegno di legge di Bilancio in cui sono indicate le risorse utili, ancorché non sufficienti, alla copertura degli oneri per i rinnovi relativi all’intero triennio 2019 – 2021 e per il finanziamento del nuovo ordinamento.
Abbiamo salutato positivamente il fatto che i lavori della Commissione siano iniziati con la distribuzione di un primo blocco di materiale utile di lavoro e abbiamo condiviso le proposte metodologiche avanzate dal Presidente, richiamando però l’esigenza che vengano integrate due premesse essenziali: sul metodo la presa d’atto che il lavoro della Commissione paritetica relativa al CCNL delle funzioni centrali possa svolgersi liberamente, al di fuori di vincoli legati alla unicità del modello o alle proposte che verranno elaborate dalle altre commissioni riguardanti gli altri tre comparti del lavoro pubblico, in modo da poterci concentrare sulla individuazione di soluzioni calibrate sulle specificità del nuovo comparto delle funzioni centrali. Ciò è essenziale anche alla luce della complessità che la nostra Commissione deve affrontare, relativa al processo di armonizzazione di 6 ordinamenti derivanti dai precedenti contratti, confluiti nel CCNL delle funzioni centrali. Tale osservazione vuole anche richiamare l’esigenza che i nuovi contratti 2019 -2021 possano, dopo lo sforzo di armonizzazione compiuto nella definizione dei 4 CCNL del personale dei comparti vigenti, calibrarsi meglio sulle particolarità dell’organizzazione del lavoro e delle caratteristiche professionali del lavoro pubblico esistenti nelle diverse realtà del lavoro pubblico.
Pur ricordando le iniquità presenti nell’attuale disciplina legislativa del lavoro pubblico, abbiamo sottolineato l’opportunità di poter disporre, insieme ai dati riferiti agli attuali ordinamenti, di un quadro normativo di riferimento da poter condividere nel lavoro in commissione, al fine di poter sviluppare la discussione di merito in modo rapido e senza ritardi dovuti a proposte demagogiche che non tengano delle attuali possibilità offerte dalla legislazione vigente.
Come Cisl Fp, auspichiamo sicuramente la modifica di alcune norme contenute nel d. Lgs 165/01 e nel d.lgs 150/2009, sul cui superamento vogliamo impegnarci nel confronto con il Parlamento e con il Governo (ad esempio sull’allargamento delle possibilità di progressione verticale di carriera, così come sui vincoli legati alle attribuzioni esclusive alla responsabilità delle amministrazioni in materia di sistema di valutazione). Ciò non esclude, ovviamente, la possibilità che la Commissione stessa possa utilmente formulare indicazioni e proposte di cambiamento di norme di legge che impattano sui contenuti dell’ordinamento professionale e sul suo funzionamento, da consegnare alle parti negoziali affinché possano valutarle e sottoporle all’attenzione dei decisori politici.
Sul merito, abbiamo ricordato l’esigenza che il lavoro della Commissione si attenga al mandato definito dallo stesso art. 12 del CCNL delle funzioni centrali 2016 – 2018, i cui contenuti rappresentano anche gli assi di intervento e gli obiettivi su cui sviluppare l’elaborazione delle proposte e che abbiamo sinteticamente richiamato.
In conclusione il Presidente si è impegnato ad una rapida riconvocazione della Commissione, entro le prossime due settimane, e ha tenuto a rimarcare la volontà dell’Aran di voler procedere ad una discussione di merito senza pregiudizi, condividendo l’esigenza comune di pervenire a delle proposte che possano suggerire alle parti negoziali un nuovo sistema di classificazione ed inquadramento professionale, da inserire nei CCNL 2019 – 2021, così come le eventuali criticità da risolvere sul piano legislativo e/o delle risorse necessarie.