“La tragica esplosione nello Stabilimento di Noceto, in cui è rimasto ferito in modo molto grave un operaio interinale di 37 anni, costituisce la punta dell’iceberg di una situazione divenuta ormai intollerabile”. Lo denunciano Fp Cgil, Cisl Fp, Uilpa e Confsal Unsa, le quali chiedono all’Agenzia Industrie Difesa “l’immediata sospensione delle lavorazioni, in attesa delle opportune verifiche e fino a quando non siano state compiute tutte le operazioni di messa in sicurezza dello stabilimento e dei lavoratori coinvolti attraverso il completo adeguamento dei processi lavorativi alla normativa che disciplina la sicurezza nei luoghi di lavoro, dando corso a tutti gli adempimenti previsti dal decreto legislativo n. 81/2008”.
“Malgrado le reiterate richieste di intervento indirizzate a quell’Agenzia, e ai competenti organi dell’Amministrazione centrale, sollecitate a più riprese dalle rappresentanze dei lavoratori allo scopo di prevenire incidenti come quelli occorsi ai lavoratori o fortuitamente mancati, nessun intervento concreto in tal senso è stato ancora posto in essere a tutela della salute e sicurezza dei lavoratori coinvolti nei cicli produttivi degli stabilimenti militari”, evidenziano le quattro sigle sindacali.
“Ora basta, ci si assuma le responsabilità del caso e si operi subito per evitare che i lavoratori in servizio in quello o negli altri stabilimenti gestiti da A.I.D., come pure della Difesa, possano correre il rischio di rimanere vittime dei medesimi tragici episodi in circostanze analoghe a quelle finora verificatesi, dovute forse anche alla leggerezza manifestata sul tema della tutela della salute e della sicurezza da chi è deputato alla gestione dell’Ente e, quindi, direttamente responsabile dei propri dipendenti, tenuto conto della particolare pericolosità delle lavorazioni eseguite”, concludono Fp Cgil, Cisl Fp, Uilpa e Confsal Unsa.