Ieri notte, presso l’Aran, dopo una lunghissima trattativa durata oltre 28 ore, la Cisl Fp ha siglato l’ipotesi di rinnovo del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro del Comparto Sanità Pubblica, relativo al triennio 2016-2018.
È stato un confronto serrato, caratterizzato da momenti di forte tensione, superati con la determinazione di voler finalmente uscire da 9 anni di blocco contrattuale per realizzare un risultato importante per oltre 600.000 lavoratori del comparto.
Nonostante la trattativa avviata a settembre scorso con l’ARAN sia partita in salita, con proposte che sin dal primo momento abbiamo giudicato peggiorative e inizialmente non in grado di rispondere alle criticità di un sistema sanitario messo a dura prova da anni di blocco del turn-over e tagli lineari di risorse, abbiamo raggiunto, con il testo finale, importanti risultati tra i quali, sottolineiamo:
L’aumento medio di 85 euro calcolato sulla retribuzione tabellare con salvaguardia del Bonus Renzi di 80 euro, così come previsto dall’Accordo sottoscritto tra governo e sindacati del 30 novembre 2016;
Valorizzazione degli operatori socio-sanitari e loro partecipazione al sistema di remunerazione indennitario;
Possibilità di aumentare le indennità nell’ambito della contrattazione integrativa aziendale;
Conferma e valorizzazione dell’incarico di coordinamento in ambito sanitario;
Riconoscimento formale dei tempi di vestizione e consegna fermo restando la salvaguardia degli accordi aziendali eventualmente migliorativi;
Uso flessibile dei fondi e permeabilità delle risorse;
Contenimento delle deroghe all’art. 7 del D. Lgv 66/2003, in materia di riposo giornaliero, circoscritte ai soli casi di partecipazione alle riunioni di reparto e alle iniziative di formazione obbligatoria;
Nuovi istituti partecipativi nell’ambito delle relazioni sindacali quali il confronto (attraverso il quale consentire alle organizzazioni sindacali e alle RSU di partecipare alla definizione delle misure che l’Azienda abbia intenzione di adottare) e l’organismo paritetico per l’innovazione che consente il pieno coinvolgimento delle organizzazioni sindacali su tutto ciò che abbia una dimensione aziendale progettuale, complessa e sperimentale, anche di carattere organizzativo o relativo alle politiche formative, al lavoro agile e alla conciliazione dei tempi di vita e lavoro;
La previsione di assenze per patologie gravi richiedenti terapie salvavita, la fruizione di permessi su base giornaliera o ad ore, per visite, terapie e prestazioni specialistiche assimilate alle assenze per malattia;
La possibilità di indennizzare le ferie maturate e non godute in specifici casi di cessazione dal servizio;
La previsione dell’istituto delle ferie solidali, sospensione delle ferie in caso di lutto, fruizione dei permessi retribuiti ad ore;
Particolari tutele riservate alle donne vittime di violenza, quali il diritto ad astenersi dal lavoro per la partecipazione ai percorsi di protezione relativi alla violenza di genere, con diritto alla retribuzione.
Con questo importante accordo si avvia un percorso che ci vedrà sin da subito impegnati, all’interno della Commissione Paritetica per la revisione del sistema di classificazione, a definire un percorso di innovazione e valorizzazione di tutte le professionalità della sanità.
In allegato il testo dell’accordo.