Si è tenuto questa mattina, presso l’ARAN, il primo incontro per il rinnovo del contratto collettivo nazionale del comparto Funzioni locali –personale non dirigente.
Il Presidente dell’Aran, in apertura dei lavori, ha proposto un approccio metodologico diverso rispetto a quello adottato nei tavoli di rinnovo già avviati. In particolare, considerando la ristrettezza del tempo a disposizione, ha suggerito l’opportunità di non avviare tavoli tematici ad hoc affrontando piuttosto, di volta in volta e nell’ambito di un unico tavolo, alcuni punti nodali richiamati nell’Atto di indirizzo (revisione del sistema di classificazione del personale, semplificazione della struttura salariale e delle norme inerenti la costituzione e l’utilizzo dei fondi, disciplina delle posizioni organizzative e delle progressioni economiche). L’obiettivo dichiarato dall’Aran è quello di arrivare nel più breve tempo possibile ad un testo che garantisca, soprattutto sul fronte della composizione dei fondi, una maggiore fruibilità risolvendo per via contrattuale il problema di una eccessiva stratificazione normativa frutto del lungo blocco negoziale.
Nel nostro intervento, che è stato il primo delle parti sindacali, abbiamo anzitutto sottolineato l’importanza di questo negoziato come occasione per rispondere in modo qualificato alle legittime aspettative delle lavoratrici e dei lavoratori di un comparto che ha subito le più pesanti penalizzazioni in termini di tenuta occupazionale e salariale. Basti pensare, tra tutti, alle lavoratrici e ai lavoratori provinciali e a quelli dei Centri per l’impiego che hanno pagato le gravi conseguenze di un riordino istituzionale mai portato a termine. Pur condividendo l’esigenza che i lavori per il rinnovo contrattuale procedano celermente, abbiamo ribadito che la qualità delle soluzioni sulle quali si converrà non deve essere compromessa dalla ristrettezza dei tempi o da una presunta maggiore semplicità del negoziato (affermazione sostenuta dall’Aran poiché nel comparto non vi sono le medesime esigenze di armonizzazione contrattuale presenti nel comparto Funzioni centrali).
Proprio considerando la necessità che vengano affrontati con la dovuta chiarezza alcuni nodi critici dell’Atto di indirizzo (tra i quali, oltre a quelli menzionati dall’Aran, la valorizzazione di professionalità specifiche come la Polizia locale, gli educatori e insegnanti) abbiamo convenuto con Cgil e Uil di preparare una piattaforma contrattuale unitaria da proporre all’Aran nel prossimo incontro individuando contestualmente i temi che meritano un approfondimento e che, pertanto, devono essere oggetto di tavoli tematici specifici.
A chiusura di tutti gli interventi, l’Aran ha comunicato che ci convocherà a breve per avviare il confronto.